ROMA/CASERTA. Scendono in piazza a Roma i lavoratori del Bacino di Crisi di Caserta per far sentire il loro malcontento, sulla grave situazione che da anni non trova conclusione nella provincia di Caserta. Teatro della manifestazione il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, i lavoratori hanno portato qui la loro totale rabbia nei riguardi delle istituzioni politiche. C’erano tutti a protestare ma soprattutto ad esprimere il loro dissenso verso questa situazione drammatica. Ricordiamo che i lavoratori protestano contro la discriminazione sulle deroghe alla mobilità, ma soprattutto chiedono urgenti piani di ricollocazione dopo anni di degradata disoccupazione forzata e senza più ammortizzatori sociali. La problematica riguarda le aziende qui elencate: Formenti- Seleco, Ixfin- ex Olivetti, Finimek ex Italtel, Siltal ex Lg, Itel – Morteo, DM Elektron – Costelmar. L’obiettivo che preme i lavoratori oggi è l’inserimento di Caserta nell’area complessa di crisi. Il tavolo è iniziato dopo la protesta fuori l’ingresso del Ministero. Le sigle sindacali hanno incontrato il sottosegretario al Ministero del Lavoro Franca Biondelli. ” Tra qualche giorni ribadiscono i lavoratori ci sarà l’incontro con il Ministro De Vincenti,” questo il risultato finale dell’incontro con la Biondelli. Per concludere affermano i lavoratori possiamo dirvi che bisogna correre per arrivare subito verso il finale di questa problematica riuscendo a fare una stima, analizzando il nostro malcontento, ma senza giocare sulla pelle delle nostre famiglie, perché appunto noi lavoratori siamo spettatori di un assetto di cose molto poco commendevoli, in parole povere cari signori della politica ora siamo stufi di vivere. Bisogna agire, non essere corruttori negativi di un sistema che sta finendo nel baratro. La politica da questo momento, deve diventare uno strumento di lotta per favorire lo sviluppo gestionale dei processi che riguardano il lavoro. In questo modo potrà esserci tutela per il popolo, ma soprattutto per i lavoratori del <BACINO DI CRISI DI CASERTA>. Questa storia non è ancora finita, ma per intravedere la conclusione si deve insistere se si vuole con decisione fare un percorso di riforme per “Terra di Lavoro” tutto questo è indispensabile per stabilizzare e rafforzare le condizioni per la ripresa. Adesso basta, vogliamo risposte, non vogliamo essere il calderone politico di nessuno. La parola “fine”non la utilizzeremo nemmeno oggi, perché sappiamo che purtroppo questa storia non è ancora finita qui. Oggi preferiamo salutarci con uno speranzoso: in attesa di risposta, lasciando ai posteri l’ardua sentenza di tutta la nostra vicenda.
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