18 Luglio 2025

Stati Uniti, 4 Luglio: Festa dell’Indipendenza, ma non per tutti

Una lotta sanguinosa quella che ha portato le Tredici Colonie ad ottenere l’Indipendenza quel famoso 4 Luglio, ma ad averci rimesso di più sono stati i nativi americani, popolo originario del ‘Nuovo Mondo’

Foto copertina di stilearte.it

Ogni 4 luglio gli Stati Uniti celebrano con entusiasmo il Giorno dell’Indipendenza: una data simbolo di libertà, autodeterminazione e orgoglio nazionale. Parate, concerti, fuochi d’artificio e bandiere a stelle e strisce riempiono le città americane in ricordo del 1776, anno in cui le Tredici Colonie firmarono la Dichiarazione d’Indipendenza, rompendo i legami con l’Impero britannico.

Un po’ di Storia

La Dichiarazione d’Indipendenza è un documento storico firmato il 4 luglio 1776 dalle Tredici Colonie americane, con cui si proclamava ufficialmente la separazione dal dominio britannico. Redatta principalmente da Thomas Jefferson, la Dichiarazione affermava che tutti gli uomini sono dotati di diritti inalienabili, come la vita, la libertà e il perseguimento della felicità. Il testo denunciava le ingiustizie subite sotto il re Giorgio III e giustificava la scelta delle colonie di formare una nuova nazione indipendente. Questo documento è considerato il fondamento degli Stati Uniti d’America e un simbolo universale di libertà e autodeterminazione.

Outlander: Una scena della famosa serie tv proprio durante la Guerra d’Indipendenza delle Tredici Colonie

Tornando a noi…

Ma dietro la retorica patriottica, c’è anche una storia meno luminosa, spesso dimenticata. Per molte popolazioni native americane, infatti, il 4 luglio non rappresenta una conquista di libertà, bensì l’inizio di una lunga epoca di espropriazioni, violenze e discriminazioni.

Mentre i padri fondatori parlavano di “diritti inalienabili” e proclamavano che “tutti gli uomini sono creati uguali”, le popolazioni indigene venivano sistematicamente escluse da quel progetto di nazione. Con l’espansione del nuovo stato americano, molte tribù dovettero cedere le loro terre, spesso con la forza o attraverso trattati mai rispettati. Il sogno di libertà americano fu, per loro, l’alba di un incubo fatto di guerre, deportazioni e marginalizzazione.

Oggi, alcune comunità native celebrano questa giornata in modo alternativo, come momento di memoria o riflessione. Alcuni parlano apertamente di “giorno di lutto”, sottolineando la necessità di riconoscere anche le pagine dolorose della storia americana.

Questo non significa cancellare il valore simbolico del 4 luglio, ma ampliarne la prospettiva: riconoscere che la libertà di alcuni è arrivata, in parte, a discapito di altri. E che una vera celebrazione della democrazia dovrebbe includere anche chi, in quella data, ha perso più di quanto abbia guadagnato.

In un’epoca in cui si parla sempre più di giustizia sociale e inclusione, anche le ricorrenze storiche possono, e devono,essere l’occasione per raccontare una storia più completa, più onesta, e più umana.

Piccolo Focus: Quante tribù native esistono oggi?

Negli Stati Uniti

Attualmente vi sono 574 tribù riconosciute a livello federale dal governo statunitense, come indicato dal Bureau of Indian Affairs aggiornato a marzo 2025

In Canada

In Canada esistono oltre 630 comunità riconosciute come First Nations 3. Globalmente

A livello mondiale, il panorama è molto più ampio e sfaccettato:

  • Le Nazioni Unite stimano oltre 370 milioni di persone indigene in oltre 5.000 distinti popoli indigeni

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di Marianna D’Antonio

Scrivo di tutto ciò che mi incuriosisce, mi affascina o faccio alzare un sopracciglio: dalle serie TV ai casi di Cronaca, dall’Arte alla Medicina, passando per i personaggi che fanno (o disfano) la Storia. Giornalista per vocazione, osservatrice per istinto, mescolo ironia e analisi come se fossero spezie: mai troppe, mai banali. Amo i dettagli, odio la superficialità, e trova sempre un modo per rendere interessante anche quello che (sulla carta) non lo è. Se non sto scrivendo, sto sicuramente leggendo, guardando, ascoltando o preparando il prossimo spunto brillante da trasformare in articolo.

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