• Ven. Apr 19th, 2024

L'orrore di Cardito, Tony Essobti: "Prima ho fumato tante canne, poi ho picchiato senza pietà Giuseppe e Noemi"

L’uomo ha avuto la completa decenza di non chiedere misure alternative alla prigione

CARDITO- Tony Essobti Badre ha avuto la completa decenza di non chiedere misure alternative alla prigione. Ieri pomeriggio assistito dal suo avvocato difensore Michele Coronella di Casal di Principe, l’uomo è stato interrogato dal gip Santoro rispondendo a tutte le domande che gli erano state rivolte. Le risposte sono state drammatiche, agghiaccianti, risposte che hanno peggiorato del tutto la situazione del ragazzo 24 enne davanti ai giudici. <<Ho fumato tante canne, questa abitudine la uso quotidianamente ha dichiarato il ragazzo. Ho avuto un terribile raptus di follia>>, la mia tranquillità che la droga mi da sempre da quando ne faccio uso, è stata disturbata dalle grida dei bambini, tutti e tre, presenti all’interno della nostra abitazione, quelle grida erano fastidiose, specialmente di domenica quando la scuola è completamente chiusa.

Purtroppo a causa di quelle grida, Tony è scoppiato, prima il letto completamente rotto. Poi urla, caos, schiamazzi. Li ho picchiati a mani nude. << Schiaffi, pugni, calci. Ma la situazione non cambiava. Le urla aumentavano in continuazione. Poi purtroppo è andato giù pesante << con il manico della scopa>> lividi, sangue. L’uomo dopo l’aggressione è andato in farmacia per comprare delle creme. Voleva medicarli per evitare conseguenze maggiori.

I magistrati dopo il primo racconto del 24 enne, vogliono vederci chiaro, soprattutto c’è da ricostruire la seconda fase di quella drammatica domenica a Cardito. L’uomo ha anche dichiarato durante l’interrogatorio che la compagna ha tentato di fermarlo, ma lui se ne liberato, aggredendola con un morso alla testa. Il lavoro investigativo è tanto, c’è da ricostruire secondo il difensore di Tony il giallo dei soccorsi, ma soprattutto resta da capire perché quando l’ambulanza è stata avvertita, è stato riferito ai soccorsi che si trattava di un incidente domestico nonostante i due mezzi partiti da Caivano e Frattamaggiore sono entrambi partiti in codice giallo. Il bambino afferma l’avvocato poteva salvarsi. Nei prossimi giorni i magistrati vorranno capire anche i tanti silenzi della scuole e delle istituzioni dietro la famiglia di Cardito.

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Di Thomas Scalera

Il Guru

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