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Piccoli bulli crescono…. se gli adulti non vigilano

Bullismo e cyberbullismo: Quando le parole fanno male

Il bullismo è l’ignoranza del credere di essere forti

Bullismo e cyberbullismo

Angri. Durante la settimana dedicata al bullismo si sono tenute varie iniziative a riguardo.

Le scuole, per sensibilizzare le nuove generazioni, hanno proposto e accolto varie attività volte al dialogo e confronto con persone di grande competenza.

Dai calzini spaiati ai video, tanti gli studenti che hanno sposato la causa.

Non poteva mancare un evento organizzato Lunedì scorso,7 Febbraio nella Casa del Cittadino, da alcuni componenti dell’amministrazione comunale come gli Assessori Maria D’Aniello e Angela M. Malafronte in collaborazione con l’Avvocato Carmen Fattoruso nonché consigliere comunale e la Dott.ssa Anna Malinconico.

no al bullismo

A presenziare l’evento, piccoli e grandi studenti di Angri che attraverso cartelloni ed interventi hanno esposto la loro idea chiara e nitida sul bullismo e cyberbullismo.

Molto sicuri e coraggiosi questi studenti hanno esposto le loro idee sul combattere un fenomeno ancora troppo presente sul territorio avvicinandosi a tematiche anche molto più sensibili che le coordinatrici dell’evento hanno trattato con cura e tatto.

Cosa spinge un adolescente ad utilizzare l’aggressività verso un proprio coetaneo? Cosa c’è di più profondo?

Soprattutto, quanto fanno male le parole?

Ecco. Sono queste le parole pronunciate dall’Assessore Angela Malafronte, che ha aperto l’evento, ponendo vari casi delicati all’attenzione dei partecipanti, come l’audio fatto ascoltare di una studentessa bullizzata.

Più volte è stato ribadito che un buon dialogo tra Istituzioni e le Famiglie è la strada migliore per poter combattere questo fenomeno e che spesso, il malessere si nasconde proprio tra le mura domestiche.

Lungi dal voler entrare in questioni familiari ma in punta di piedi si può aiutare sia la famiglia che i piccoli a seguire la strada della non violenza sia verbale che fisica.

la Dirigente Scolastica prof.ssa Anna Scimone

Dopo aver dato spazio alle giovani voci presenti in sala, la parola è stata ceduta al Dirigente Scolastico della Scuola Media Galvani Opromolla, la professoressa Anna Scimone,

la quale ha illustrato il suo impegno proficuo per far sì  che i suoi studenti abbiano un costante impegno in queste tematiche così delicate volte a sensibilizzare anche i giovani più turbolenti. 

Affiancati dal corpo docente gli stessi allievi hanno raccontato delle loro attività scolastiche volte alla problematica.

Delicati ed incisivi allo stesso tempo, sono stati gli interventi dell’avvocato Carmen Fattoruso che con aneddoti personali ha dimostrato che il bullo si combatte aiutandolo e non si lasciar vincere la sua rabbia, mentre la Dottoressa Anna Malinconico ha illustrato il problema in modo più ampio e sociale, in un’epoca in cui l’apparire è doveroso e che ciò comporta gravi insicurezze.

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