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Argilio Giacomazzi, un eroe che sarà presto dimenticato

DiThomas Scalera

Dic 29, 2014

aurelio_giacomazzi Lui è Argilio Giacomazzi, il comandante che per ultimo ha lasciato la Norman Atlantic. Non si era appartato con una passeggera, non ha lasciato il suo posto di lavoro, ha combattuto fino alla fine. Per tutti questi motivi… in Italia non diverrà famoso, non terrà corsi all’università e non prenderà soldi per andare sull’Isola dei Famosi. Vivrà, con pochi, sull’Isola dell’Onestà. LA FOTO DI UN GRANDE ITALIANO

“Non vediamo l’ora di poterlo riabbracciare, sono momenti molto difficili per la nostra famiglia, ma sono certa che mio padre ha fatto e sta facendo tutto il possibile per mettere in salvo equipaggio e passeggeri”. E’ preoccupata ma orgogliosa di suo padre Giulia Giacomazzi, la figlia del comandante del traghetto Norman Atlantic, in fiamme nel Mare Adriatico. Argilio Giacomazzi ha 62 anni e vive alla Spezia con la moglie Paola Totaro e la figlia. La tensione per la sorte del marito è tale che la signora Paola, moglie di Argilio Giacomazzi, ha avvertito un malore. Da alcune ore il telefono dell’abitazione del comandante del traghetto Norman Atlantic, che ha preso fuoco nella notte scorsa mentre navigava tra Igoumenitsa e Ancona, non fa che trillare per avere informazioni dirette sulla vicenda che vede lo spezzino di 62 anni al comando di una nave alla deriva con 317 passeggeri ancora a bordo. Nella casa del Piano di Cadimare la preoccupazione è enorme. “Non parliamo con mio padre da ieri mattina, ma abbiamo fiducia nelle sue capacità. Solca i mari da 40 anni – afferma la figlia Giulia – e ha accumulato l’esperienza necessaria per gestire anche una circostanza drammatica come questa. In questo momento siamo in attesa di aggiornamenti e nel frattempo mia madre si è sentita poco bene e stiamo aspettando l’arrivo del medico”. “E’ un capitano superiore di lungo corso, molto esperto – ha spiegato la figlia – Ho parlato con lui l’ultima volta ieri sera. L’ho sentito tranquillo, era tutto a posto. Abbiamo appreso la notizia dell’incendio dai notiziari e su internet, poi dalla società armatrice: da allora abbiamo provato a chiamarlo più volte, ma non c’è segnale. Le notizie che arrivano, purtroppo, sono molto frastagliate”. La figlia sottolinea la serietà e l’esperienza del padre: “ho molta fiducia nelle capacità di mio padre, la speranza è che la vicenda si risolva senza gravi conseguenze. Non appena ci comunicheranno il porto dove sarà traghettata la nave, partiremo immediatamente per riabbracciarlo”. Argilio Giacomazzi avrebbe dovuto tornare a La Spezia il pomeriggio del 30 dicembre. “A questo punto non so quando lo rivedremo – ha detto alla Rai la moglie – speriamo solo che sia presto e che non succeda nulla di male”. Paola Giacomazzi, che ha parlato con il marito al telefono sabato sera, ha ricordato anche la lunga attività marittima del comandante, dagli Stati Uniti all’Artico, in quarant’anni di vita sul mare. Il 62enne comandante anni fa fu protagonista di un soccorso: con la sua imbarcazione trainò verso il porto più vicino una nave in avaria e in balia delle onde.

 

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Di Thomas Scalera

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