• Ven. Apr 19th, 2024

Macerata. Assassino Pamela, il pm:”Ergastolo Oshegale”

Arriva la notizia, il pubblico ministero Ciccioli chiede anche 18 mesi di isolamento diurno per il killer

Per il Pm, alcune parti del corpo della ragazza sono state “soppresse” al chiaro scopo di “nascondere la responsabilità di quanto commesso”

MACERATA. Pamela Mastropietro“non è morta di overdose, è stata uccisa da Oseghale con due coltellate. Chiedo l’Ergastolo e 18 mesi di isolamento duro”. Così il sostituto procuratore Stefania Ciccioli nella requisitoria davanti alla Corte di Assise di Macerata nel processo che vede Oseghale  con l’accusa di aver stuprato, ucciso e fatto a pezzi la ragazza romana.

Il sostituto procuratore Ciccioli ha ricostruito i fatti secondo l’accusa a partire dal momento in cui i resti sono stati ritrovati chiusi in due trolley a Pollenza, attraverso l’esito delle indagini e i risultati delle consulenze. Ricordando l’esito degli accertamenti dei consulenti dell’accusa, il medico legale Mariano Cingolani e il tossicologo Rino Froldi, il sostituto procuratore ha osservato che “la morte di Pamela è avvenuta per le due ferite penetranti alla sede basale emitoracica destra dovendosi escludere l’overdose”. In base agli esami tossicologici “Pamela era sì, nel momento della morte, sotto effetto di oppiacei” ma i dati rilevati “non sono coerenti con un’overdose”.

I consulenti dell’accusa hanno scritto nella loro relazione, ha ricordato Ciccioli, che le due coltellate al fegato sono state inferte quando Pamela era viva e la “lesività ha svolto un ruolo nel determinismo della morte”. “La vittima, quando ancora era in vita, – ha detto Ciccioli – è stata attinta alla base del torace a destra da almeno due colpi di arma da punta e taglio”. La vitalità delle ferite ossia il fatto che siano state cagionate a Pamela da viva in una zona idonea a provocare un’emorragia tale da causare la morte, secondo il sostituto procuratore, è confermata a più livelli e da più esami.
Pamela “prima di essere uccisa, è stata costretta a subire violenza sessuale e l’autore di questa violenza è stato Innocent Oseghale”.

Ha detto il sostituto procuratore. “Oseghale ha compiuto atti sessuali senza il consenso di Pamela che si trovava in quel momento sotto effetto di sostanza stupefacente e non ha mai potuto esprimere un valido consenso a intrattenersi sessualmente con la persona che aveva davanti – ha detto il pm – E’ stata uccisa perché ha voluto sottrarsi a tutto quello che stava capitando nell’abitazione di Oseghale” Quindi ha ricordato tragicamente la Ciccioli alcune parti del corpo sono state soppresse per eliminare da parte dell’assassino ogni forma di responsabilità. Un crimine sanguinario senza precedenti, l’ assassino ha cercato dopo l’omicidio in tutti modi di togliere tutte le tracce del rapporto sessuale avuto con Pamela, viste appunto le condizioni in cui era segregata in casa la sfortunata ragazza. Una storia criminale barbara, dove la protagonista, la povera Pamela dopo purtroppo l’assunzione di eroina, voleva fuggire dalla casa, esprimendo ad alta voce il desiderio di andarsene via, ma non gli è stato ahinoi permesso di uscire da quella maledetta abitazione. Oseghale quando è uscito a portare la droga, ha chiuso l’appartamento: Pamela era segregata in casa, non poteva fuggire e non aveva il cellulare”. Per Ciccioli infatti Pamela “è stata uccisa perché ha voluto sottrarsi a tutto quello che stava capitando nell’abitazione di Oseghale”.

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Di Giacinto Di Patre

La stampa fa paura. Anche a me. In genere non modifica le situazioni, non ha quel potere che la leggenda le attribuisce, ma può distruggere una persona. Se sbaglia, sono guai. E poi, non ci sono rimedi, anche quando tenta di riparare. La tv moltiplica addirittura l'effetto, per quel tanto di 'ufficialità' che si porta dietro. Una volta si commentava: "Lo ha detto la radio", ed era una patente di credibilità. Adesso quel che più conta, e fa opinione, è il nuovo mezzo.

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