• Mer. Apr 24th, 2024

Baia e Latina, quasi pronto il centro di ospitalità per soggetti autistici

BAIA E LATINA – Autonomia e inclusione sono le parole chiave della Fondazione Giovanni Campaniello Onlus che ha scelto Baia e Latina come luogo in cui edificare un centro residenziale per soggetti affetti da disturbi dello spettro autistico.

Il progetto Una Cascina per la vita nasce dalla rivalorizzazione di un’antica masseria e all’insegna della sostenibilità ambientale. Di seguito l’intervista a Vincenzo Catapano, Vice-Presidente della Fondazione Giovanni Campaniello:

Quali scopi persegue la Fondazione Giovanni Campaniello?

La Fondazione Giovanni Campaniello Onlus ha come finalità il raggiungimento da parte dei soggetti autistici, attraverso attività di inclusione sociale, di un adeguato livello di autonomia e avere la capacità di vivere in comunità in prospettiva del ‘dopo di noi’.

Tale processo d’inclusione sociale, che caratterizza le attività in regime diurno, si completa con la realizzazione di centri di ospitalità per soggetti adulti interessati da Disturbi dello Spettro Autistico in regime residenziale indeterminato”.

In cosa consiste il progetto “Una cascina per la vita” e a chi è destinato?

In coerenza con le finalità della Fondazione, l’idea progettuale “Una cascina per la vita” è stata assunta come prima realizzazione sul territorio campano ed a tale scopo è stato acquistato un terreno agricolo,

idoneo per dimensioni e morfologia, sito nel Comune di Baia e Latina (CE), della superficie complessiva di circa 32.000 metri quadrati compreso un fabbricato rurale. Il progetto si compone di tre lotti, di cui i primi due a breve operativi per le attività di inclusione sociale:

1) Antica Masseria, attualmente in fase di restauro, che verrà utilizzata per laboratori di cucina ed eventi ricettivi e come sede del comitato scientifico della Fondazione.

2) Area agricola nella quale sono state già avviate le coltivazioni e sono in fase di realizzazione le pertinenze agricole.

3) Edificio principale (cascine) per la residenzialità e per gli ulteriori laboratori”.

Perché la scelta di Baia e Latina come luogo in cui sorgerà il centro residenziale?

La necessità di inserire la struttura in un contesto rurale ci ha spinti a cercare un terreno che avesse anche a disposizione uno spazio per l’attività agricola. La zona dell’alto casertano si caratterizza in maniera particolare per i bellissimi paesaggi che regalano tanta tranquillità e per la grande disposizione di spazio verde.

Il terreno acquisito a Baia e Latina non solo ha un posizionamento paesaggistico notevole, ma è presente un’antica masseria, attualmente in fase di restauro, che entrerà a pieno titolo all’interno del progetto ‘Una cascina per la vita’ e dove si svolgeranno attività di inclusione sociale”.

Ad oggi quali sono le maggiori difficoltà che incontrano i soggetti affetti da disturbi dello spettro autistico?

Le problematiche principali dei soggetti affetti da disturbi dello spettro autistico e delle loro famiglie sono legate alla mancanza di inclusione sociale all’interno della nostra società.

L’autismo è una condizione che colpisce tante persone in Italia e nel mondo, ma la maggior parte di questi soggetti è chiusa in casa, perché le famiglie hanno “vergogna” o difficoltà ad uscire perché la società non è pronta ad accogliere le “differenze”.

Inoltre, la vita delle famiglie viene continuamente violentata dalla burocrazia socio-sanitaria, che mette a dura prova chiunque. Infatti dopo i 18 anni i ragazzi smettono di essere “autistici”.

Quando è prevista l’ultimazione dei lavori?

Lo stato dell’arte e l’ultimazione dei lavori si differenziano in funzione dei tre suddetti lotti di cui si compone il progetto:

  1. Antica Masseria: abbiamo ottenuto già il permesso a costruire e attualmente è in fase di restauro. Abbiamo avuto un rallentamento a causa del coronavirus ma il cantiere è ripartito. Speriamo entro l’anno di concludere i lavori.
  2. Area agricola: abbiamo ottenuto già il permesso a costruire le pertinenze agricole e dobbiamo partire a breve con la costruzione. Anche in questo caso prevedevamo una conclusione prima dell’estate, ma causa coronavirus i lavori non sono potuti partire. Per settembre contiamo di partire già con le attività di inclusione sociale coinvolgendo una decina di ragazzi.
  3. Edificio principale: attualmente stiamo ancora aspettando una risposta dal comune di Baia e Latina per il permesso a costruire. Siamo in ritardo. Speriamo quanto prima di incontrare l’amministrazione, appena sarà possibile per cercare di trovare una soluzione”.

Melissa Bonafiglia

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