BELLUNO. Un’escursione finita malissimo per un 63enne appassionato di montagna che, nella giornata di domenica 11 maggio, mentre si trovava a Cima di Porta Bassa (in provincia di Belluno) con quattro suoi compagni, è morto cadendo in un canale roccioso. La dinamica della tragedia sembra già del tutto chiara: il distacco di un masso, mentre gli alpinisti stavano scendendo dopo aver raggiunto la cima, ha purtroppo messo a repentaglio la vita del 63enne, il cui corpo è stato recuperato tramite l’ausilio dell’elisoccorso.
Il corpo dell’uomo, originario di Sospirolo, piccolo comune del bellunese, è rimasto incagliato in un canale non molto distante dalla zona in cui gli alpinisti stavano scendendo dopo aver effettuato la loro escursione come da programma. La perdita di equilibrio gli è stata fatale, ed è stata purtroppo accelerata dopo aver messo le mani su un masso fragile che si è staccato. Caduto nel vuoto per oltre sessanta metri, non c’è stato nulla da fare. A recuperare il corpo il Soccorso alpino di Belluno e l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Un tecnico è sceso nel canale e ha recuperato il corpo privo di vita che è stato trasportato in barella in un punto agevole della zona montuosa.
