• Sab. Apr 20th, 2024

Calvi Risorta. Marrocco attacca “gli urlatori” di piazza Umberto I a Zuni

Il consigliere comunale Giovanni Marrocco: “Da anni inquinano la politica a Calvi Risorta”

Il 31 maggio sera, in piazza Umberto I a Zuni, si è tenuto il primo comizio ufficiale della lista dell’amministrazione uscente.

È stata una rappresentazione teatrale urlata, piena di bugie e di offese personali, nel classico cliché di Lombardi.

Per ogni singolo intervento, ci sono stati diversi minuti di cattiverie ed ingiurie rivolte contro il sig. Vito Taffuri, candidato a Sindaco della lista “Forza Calvi Risorta”, e contro il sottoscritto, che neanche partecipa a questa competizione elettorale.

Questi “piccoli personaggi”, che da anni inquinano la politica a Calvi Risorta, anche in questa occasione hanno dimostrato una assoluta mancanza di stile e di rispetto dell’avversario.

Nella piazza semi-vuota di Zuni, si sono esibiti il Sindaco, il suo vice Giuliano Cipro e la dottoressa Rosy Caparco, ognuno dei quali cercava di superare l’altro nel volume delle grida, come se urlare sempre più forte una bugia la facesse poi diventare verità. 

Intervengo allora in questa contesa elettorale soltanto perché tirato in ballo, al fine di chiarire una volta per tutte alcuni punti fermi.

Sono 18 anni che faccio politica a Calvi Risorta.

Ho avuto l’onore di ricoprire tanti ruoli, più spesso dai banchi dell’opposizione che da quelli della maggioranza, ma sempre con il massimo impegno possibile per onorare il mandato ricevuto dal popolo caleno, qualsiasi esso fosse.

Un mandato ripetutamente legittimato da un ampio consenso personale, il che mi gratifica sopra ogni altra cosa.

Probabilmente gli elettori hanno apprezzato il mio percorso, sia quando le circostanze mi hanno indotto a lasciare le maggioranze in cui ero stato eletto, sia quando al governo del paese ho voluto una politica parsimoniosa, concreta e non spiattellata sui social, sia quando infine, all’opposizione, ho coniugato la proposta programmatica e costruttiva con l’attività di controllo in presenza di atti di dubbia legittimità.

Certo ho avuto anche dei dispiaceri politici, il più grande dei quali non è stato, come si potrebbe forse pensare, quello di vedere interrotta l’esperienza da Sindaco, dopo nemmeno due anni.

Sono convinto che nei 5 anni a disposizione avremmo potuto dare molto in termini di sviluppo per il nostro paese, anticipando di diversi anni le poche opere oggi realizzate (come i loculi cimiteriali e la palestra  Don Milani, che sarebbero state già completate nel 2016) e realizzandone di nuove.

Ma la sentenza del Consiglio di Stato si accetta, sebbene i riconteggi delle schede in Prefettura abbiano confermato la nostra vittoria del 2014.

Il rammarico maggiore è stato invece quello di vedere distrutto, in pochi anni, il grande lavoro da noi compiuto, pur con le difficoltà organizzative e finanziarie esistenti nel nostro comune fin “dalla notte dei tempi”.

Dapprima con una gestione commissariale disastrosa, durata 15 mesi, dove soltanto per “quieto vivere” fu dichiarato un dissesto che, in questi ultimi tempi, si sta sciogliendo come neve al sole.

Poi con l’attuale amministrazione, che invece di difendere le ragioni dell’ente, ha cavalcato (e continua a farlo, ahimè) la leva di un comodo dissesto, per puri scopi elettoralistici.

Per inciso la massa passiva del dissesto, tolte le spese finanziate con entrate vincolate, si sta riducendo a livelli persino inferiori ai debiti fuori bilancio causati e riconosciuti, in una sola seduta di consiglio, dall’attuale amministrazione, che ha tra l’altro accumulato quasi 4 milioni di € tra fatture inevase, debiti fuori bilancio e pignoramenti…ma questo non ve lo diranno mai!

Vi parlano di come sono riusciti a risanare il comune, loro che con la procedura di dissesto c’entrano come i “cavoli a merenda”, dato che la stessa è affidata all’Organo Straordinario di Liquidazione (O.S.L.).

Loro che hanno avuto anzi la colpa di non collaborare con l’O.S.L. e di ritardarne i lavori, che si sarebbero dovuti già concludere, per legge, entro dicembre 2018!

Loro che avrebbero dovuto approvare solo il bilancio riequilibrato nei primi 3 mesi di consiliatura, ma che hanno impiegato 2 anni e mezzo, dopo 8 sedute di consiglio, altrettante bocciature da parte del Ministero dell’Interno dei bilanci proposti e dopo aver mandato via un revisore “scomodo”.

Lungo questo tortuoso cammino hanno persino provato a chiedere un secondo dissesto, una possibile sciagura che il Sindaco ha avuto l’ardire di definire, invece, come “l’inizio di un’epoca più prospera e più felice per l’Ente”!

Questo soltanto perché non sapevano nemmeno dove fossero finiti i soldi riscossi dai contribuenti di Calvi Risorta, dirottati su loro stessa indicazione sul conto della ricostruzione post-terremoto!

Quando se ne sono accorti hanno ritirato la delibera di dissesto, ma avevano già creato i presupposti per un danno di quasi 1,2 milioni di €, con il mancato rispetto del pareggio di bilancio dovuto a questo imperdonabile errore, frutto di incompetenza tecnico-politica!

Ora alla comunità calena mancano 1,2 milioni di € di trasferimenti dello Stato!!!

Quante opere e servizi si sarebbero potuti realizzare con queste risorse?

Entro i successivi 4 mesi dall’approvazione del bilancio riequilibrato, avrebbero dovuto approvare bilanci e rendiconti in sospeso, ma ne hanno impiegato 14 di mesi, approvando e riapprovando per 3 volte i documenti contabili, dopo la bocciatura di 10 delibere illegittime da parte del TAR della Campania.

La giunta Lombardi ha sfasciato la macchina amministrativa, con sprechi di denaro inverosimili (quei 700.000,00 € di denaro pubblico buttati via per incarichi di “supporto tecnico” gridano vendetta), danni ingenti per la nostra comunità (1,2 milioni di € di tagli ai trasferimenti, finanziamenti milionari di lavori pubblici persi per errori amministrativi e tecnici,…) e nessun rispetto per i diritti dei contribuenti (inviano avvisi di accertamento con sanzioni del 30% in violazione del regolamento, cercando poi di rimediare con un manifesto senza alcun valore ufficiale). Ma torniamo alle ragioni del mio addio.

In questi ultimi mesi mi sono giunti ripetuti inviti, da parte di centinaia di concittadini e amici impegnati in politica, affinché riproponessi la mia candidatura a Sindaco, offrendo una alternativa ad un preoccupante Lombardi-bis.

Li ringrazio anzitutto per la fiducia e la stima che ancora ripongono nella mia persona, dopo quasi un ventennio, a dimostrazione che se avessi voluto avrei potuto comporre non una, ma persino due liste, contrariamente alle favolette che raccontano questi signori dai balconi.

La mia scelta di fermarmi per “un giro” non è certo frutto dei tentativi, più o meno subdoli, di impedire che si potesse formare una alternativa, in modo da regalare a Lombardi l’opposizione che ha sempre desiderato: cioè nessuna opposizione al proprio volere!

In effetti il nostro Sindaco dice di ispirarsi a “Pericle” (!), ma del politico ateniese sembra aver ereditato un solo tratto, la ferma volontà di eliminare l’opposizione dalla scena politica, attraverso l’arma dell’ostracismo e della delazione.

Purtroppo per lui, non sono mai stato il suo “Cimone”.

Cari cittadini, ritengo anche io una sciagura immane per Calvi Risorta l’ipotesi di altri 5 anni di amministrazione Lombardi, con una politica basata su clientelismo, nepotismo e populismo, nell’accezione più becera del termine!

Ma è da più di 3 anni che avevo maturato l’idea di non scendere nuovamente in campo in questa tornata elettorale.

Ho già dato tantissimo, dal punto di vista politico, in favore della mia comunità, tenuto conto delle circostanze contingenti in cui mi sono trovato ad operare in questi anni.

L’attività politica, come la intendo io, richiede un impegno costante e gravoso che non è più conciliabile con i miei attuali impegni di lavoro, né me la sento di sottrarre ulteriore tempo alla mia famiglia e ai miei affetti.

Inoltre, il mio lavoro di medico di medicina generale, che svolgo dallo scorso 6 settembre 2021 a Calvi Risorta, mi impegna a tempo pieno e non è cosa da poco seguire 1.600 assistiti.

Tanto premesso, qualche parolina la debbo spendere per quanto detto nel primo comizio, almeno in replica alle falsità più clamorose.

Anzitutto suggerisco loro di togliersi il mio nome dalla bocca. Io sarò consigliere di opposizione fino al 12 giugno 2022 e non partecipo a questa tornata elettorale.

Forse non se ne sono accorti, perchè dalle loro parole sembra siano rimasti fermi alla campagna elettorale del 2017!

Nel merito delle dichiarazioni, partirei dall’assessore Rosy Caparco, la quale racconta che nel bilancio non erano state impegnate le somme necessarie per il pagamento del banco alimentare e che sono stati così costretti a riconoscere le relative fatture come debiti fuori bilancio. Ovviamente la colpa per lei è sempre di Marrocco: è un disco rotto!

Dottoressa Caparco, con le delibere di consiglio n. 69 e 76 del 30 dicembre 2020, approvate con il suo voto favorevole, sono state riconosciute come debiti fuori bilancio le fatture per il servizio del banco alimentare per gli anni 2016, 2017 e 2018.

Sono anni in cui non c’era più l’amministrazione Marrocco, ma quelle del commissario Campini e, soprattutto, di Giovanni Lombardi.

Tra l’altro, fummo proprio io ed il consigliere Antonello Bonacci, in una nota allegata alla delibera di consiglio n. 33 del 27 luglio 2019, a segnalare che nei bilanci (FALSI) che si stavano approvando con quella delibera, non erano state previste le spese per il banco alimentare (si rilegga la tabella a pagina 10 della relazione).

Lei li ha approvati lo stesso con il suo voto favorevole, poi a dicembre 2020 approva i debiti fuori bilancio che ha così creato e adesso nei comizi se la prende con il sottoscritto!

Lei o non sa quello che firma, o è diventata bravissima nel raccontare bugie politiche ai cittadini caleni, almeno quanto il Sindaco.

Passiamo ora alle bugie dell’assessore Giuliano Cipro, ricandidato nel mentre è indagato dalla Direzione Antimafia di Napoli per l’appalto sui lavori alle strade, senza far sapere nulla al popolo caleno. Per carità, non ci sono impedimenti tecnici.

Il 22 gennaio 2015, però, l’allora consigliere di opposizione ed oggi Sindaco, dott. Giovanni Lombardi, faceva allegare alla delibera di consiglio n. 4 un documento nel quale scriveva:

Apprendiamo dai giornali che il sindaco Marrocco sia oggetto di indagini da parte della magistratura…Noi riteniamo doveroso che il sindaco…chiarisca all’intera popolazione i termini di questa faccenda giudiziaria”.

In un documento del 22 marzo 2015, a firma del PD di Calvi Risorta, l’allora segretario cittadino ed oggi assessore ai lavori pubblici, il dott. Giuliano Cipro, scriveva:

“Il PD di Calvi Risorta, esterna la sua preoccupazione per la gestione… del…Sindaco Giovanni Marrocco il quale…è “INDAGATO DALLA PROCURA”.

Per la cronaca, l’indagine sulla mia persona fu prontamente archiviata, ma questi signori, sulle vicende giudiziarie, PREDICANO TRASPARENZA QUANDO SI TRATTA DEGLI ALTRI E SONO RETICENTI QUANDO SI TRATTA DELLA LORO AMMINISTRAZIONE!

Torniamo al comizio.

Così come successivamente ribadito dal Sindaco, l’assessore Cipro ha detto anzitutto che all’ufficio tecnico non c’era nessuno, che non avevano un bilancio, che hanno ereditato cumuli di immondizia che arrivavano fino al primo piano e che appena insediati hanno risolto un problema di carenza idrica che andava avanti da 4 mesi, lasciando intendere, ancora una volta, che tutto ciò fosse una eredità dell’amministrazione Marrocco.

Cari assessori Cipro e Sindaco Lombardi, chi vi ha lasciato questi problemi è stato il commissario Umberto Campini che – dopo Marrocco (cessato il 30 marzo 2016) e prima di voi (in carica dal 11 giugno 2017) – ha amministrato (!) il paese per 15 mesi.

Ve lo ricordate il dott. Campini? Quello che avete fatto venire voi per uno sfizio e che ha sconquassato il nostro comune?

Non entro nel merito di quanto detto sui lavori pubblici, per i quali mi sono già espresso in alcuni post recenti pubblicati sul mio profilo Facebook.

Invece mi soffermo sui minuti conclusivi del suo intervento, pieni di offese nei confronti del sig. Taffuri, definito una “pulce invisibile” dietro la quale ci sono 3 personaggi mascherati. Ancora una volta l’allusione è allo scrivente.

Qui non c’è nessun personaggio mascherato, perché il consigliere Giovanni Marrocco, capogruppo dell’opposizione, ha fatto una legittima scelta politica, quella di sostenere elettoralmente la lista “Forza Calvi Risorta”, guidata dal sig. Vito Taffuri.

È un mio diritto-dovere fare una scelta di campo e non posso di certo sostenere la vostra “DEGENERAZIONE” urbana, politica e morale.

O avete forse soltanto voi la facoltà di disturbare i cittadini nelle loro case, accompagnati da ex assessori della giunta Caparco, anche loro non candidati in questa tornata elettorale?

Ma ora passiamo al Sindaco Lombardi.

Tra le mille favolette che ha raccontato, ha detto che loro sono quelli del PNRR!

Voi siete quelli che perdono i finanziamenti del PNRR per assurdi errori, come quello da 7,2 milioni di € per la ricostruzione del plesso Don Milani!

Ha detto che parlare dei PIP è complicato ma che creeranno occupazione e progettualità su quell’area nei prossimi anni!

In 5 anni non hanno acquisito la piena proprietà dei terreni dalla Diocesi, non hanno venduto un solo lotto e ci volevano fare un parcheggio abusivo per auto. Ma di quale occupazione si va fantasticando?

L’assessore alle attività produttive, il dott. Giuliano Cipro, il 16 gennaio 2013 criticava l’ing. Pietro Martino, assessore alle attività produttive con Caparco, perché non aveva venduto neanche un lotto, affermando: “Anche lui, in compenso ha continuato a percepire il suo stipendio di assessore… vergogna!”.

E lei, assessore Giuliano Cipro, non si vergogna di aver percepito il suo stipendio di assessore alle attività produttive senza vendere un lotto, così come l’ing. Martino?

Sull’area Pozzi, il Sindaco dice di aver fatto un accordo grazie al quale sono iniziate le operazioni di caratterizzazione dell’area e, successivamente, quelle di bonifica se necessarie, fino ad un importo da 15 milioni di €. Altra sciocchezza.

Sono andati in Regione, avevano la possibilità di gestire direttamente il finanziamento e gli appalti, ma hanno detto di non essere in grado di farlo, lasciando tutte le iniziative in mano alla Regione…il comune così non ha più alcun potere di intervento nella vicenda.

Sui rifiuti si è superato. Ha raccontato che sono riusciti a trasformare la monnezza in soldi, vendendo le frazioni differenziate e ricavandone 30.000,00 €! Solo 30.000,00 € in 5 anni? Con me si incassavano 22.000,00 € circa ogni anno.

Ha detto poi che con il nuovo appalto hanno risparmiato circa 700.000,00 € in 5 anni e che grazie a ciò le tariffe della TARI potranno finalmente scendere dal 2023!

Sindaco, il nuovo appalto è in vigore dal primo dicembre 2020. Già dal primo gennaio 2021 avresti potuto e dovuto abbassare la TARI. Invece confermi le tariffe, da te aumentate nel 2018, anche per gli anni 2021 e 2022, mentre ora ci vieni a dire che forse le abbasserai nel 2023? Ma facci il piacere!

Intanto restituisci ai contribuenti quei 700.000,00 € pagati per servizi non resi. Stai trattenendo in bilancio dei soldi che non ti appartengono e che il comune non poteva incassare per legge. Tira fuori immediatamente questi 700.000,00 € e tutti quelli che verranno decurtati al gestore per le sue inadempienze.

Il Sindaco ci ricorda poi che durante la pandemia ha trasformato il comune in una struttura sanitaria e che ha dismesso il ruolo di Sindaco per indossare il camice del medico, portando cure e ossigeno a tutti i cittadini che ne avevano bisogno! Praticamente ci conferma di aver voluto costruire una campagna elettorale sul COVID, visto che per i positivi vi erano già i medici di famiglia e le USCA. Si è poi inventato collaborazioni (di dubbia legittimità) con medici di famiglia sul territorio, addirittura mentre si trova in aspettativa sul lavoro!

Ha concluso il suo intervento urlando parolacce, con il suo consueto stile offensivo e prepotente…ma ormai non ci aspettiamo nulla di meglio da questo Sindaco.

Quello che auspico invece per il futuro della nostra comunità è che ci sia rispetto per l’avversario politico, anche quando la dialettica sarà inevitabilmente dura.

Essere maggioranza non vuol dire poter fare tutto ciò che si vuole, annichilendo e denigrando l’opposizione, come è avvenuto in questi ultimi 5 anni.

Mi auguro perciò che una nuova maggioranza sia consapevole non solo del proprio ruolo ma anche delle prerogative della minoranza, perché pensare di essere infallibili, sempre nel giusto ed autosufficienti non dà mai dei buoni frutti.

Mi auguro al contempo che una nuova opposizione sia presente, compatta, propositiva ma con un forte ruolo di controllo, facendo tesoro anche delle battaglie portate avanti da chi l’ha preceduta in questi anni di duro lavoro.

Solo così ci potrà essere sviluppo, ma dentro i necessari binari della legalità e della trasparenza amministrativa.

Buona campagna elettorale a tutti e forza Calvi Risorta.

F.to Il Consigliere comunale Dott. Giovanni Marrocco

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