Nota del Consigliere comunale Giovanni Marrocco

Dopo aver immaginato di essere il Comandante Generale dell’Arma, conferendo “encomi solenni” ai Carabinieri del locale Comando, Lombardi immagina ora di essere il Sindaco del ricco comune di Capri, e per la prima volta nella storia amministrativa di Calvi Risorta, istituisce consistenti “indennità ad personam” a tre funzionari comunali.

Si tratta del dott. Giovanni Fusco, del dott. Arturo Sicco Carandente e dell’ing. Piero Cappello che riceveranno una indennità aggiuntiva, stabilita dalla giunta Lombardi nella misura di € 7.000,00 annui cadauno.

Secondo la giunta “…tenuto conto della gravosità degli incarichi conferiti che di fatto richiedono a ciascun incaricato un elevato impegno, disponibilità, esperienza conoscenza e competenze professionali“, l’indennità annuale aggiuntiva di € 7.000,00 annui “può considerarsi equa e congrua…in considerazione…del possesso in capo agli anzidetti responsabili di capacità individuali, specialistiche tecniche ed organizzative necessarie per il raggiungimento degli obiettivi che l’Amministrazione si è prefissata“!

Ci siamo chiesti se la giunta Lombardi, prima di spendere almeno 28.000,00 €, compresi gli oneri accessori, abbia tenuto conto anche di tutto ciò che ora andremo ad elencare.

Iniziamo dall’ing. Piero Cappello, responsabile del settore tecnico.

“Grazie” al funzionario di Piedimonte Matese, abbiamo perso il contributo da 80.000,00 € a fondo perduto per la progettazione dei lavori di “Completamento, messa in sicurezza centri abitati dal rischio idraulico ed idrogeologico nelle località Zuni, Petrulo, Visciano”, al fine di ottenere un finanziamento da 1.760.000,00 € circa.

Non ha infatti provveduto ad inviare, entro il 30/11/2020, la conferma di interesse al contributo, tramite il Sistema Certificazioni Enti Locali del Ministero dell’Interno.

Sempre “grazie” all’ing. Cappello, abbiamo perso la possibilità di concorrere al finanziamento a fondo perduto del progetto di “Consolidamento, restauro e messa in sicurezza del castello aragonese”, per un importo di 991.360,00 €, e di edilizia scolastica per un importo di 1.220.000,00 €.

Nessuno dei due progetti è stato ritenuto ammissibile perché, nel caso della scuola non è stato aggiornato, entro il termine del 25/09/2020, il sistema di monitoraggio delle opere pubbliche (MOP), mentre per i lavori al castello non è stato indicato un Codice Unico di Progetto (CUP) valido.

Per errori amministrativi, abbiamo perso la possibilità di accesso a tali finanziamenti, sia per l’anno 2021 che per l’anno 2022.

Prendiamo ora a riferimento la delibera di giunta comunale n. 78 del 11/11/2020, con la quale è stato approvato il Piano degli obiettivi 2020/2022 assegnati ai funzionari.

Entro il termine del 31/12/2020, l’ing. Cappello avrebbe dovuto predisporre e presentare il Regolamento di polizia mortuaria e quello sulla gestione ed uso degli immobili comunali.

Ma nessuno dei due documenti è stato ad oggi predisposto.

Avrebbe dovuto anche procedere all’accertamento delle unità immobiliari ad uso non abitativo, verificando la corrispondenza delle categorie catastali all’effettiva destinazione d’uso degli immobili. Ma anche questo adempimento, ad oggi, non è stato assolto.

Tre obiettivi su tre non raggiunti.

Passiamo ora al responsabile finanziario, il dott. Arturo Sicco Carandente, da Quarto.

I suoi obiettivi erano la predisposizione del Regolamento di Contabilità e del Regolamento del servizio di economato.

Avrebbe dovuto inoltre procedere a liquidare i debiti finanziati mediante l’anticipazione concessa dalla Cassa Depositi e Prestiti.

Nessuno dei tre obiettivi è stato raggiunto. In più parrebbe essere stata revocata pure l’anticipazione di liquidità per il suo mancato utilizzo nei termini di legge.

È invece ancora presto per poter esprimere un giudizio sull’operato del dott. Giovanni Fusco da Mondragone, incaricato soltanto lo scorso 9 marzo 2021.

A tutti i funzionari sono stati assegnati anche due obiettivi, definiti “trasversali o strategici”.

Il primo è quello della trasparenza amministrativa, con la pubblicazione degli atti nella apposita sezione “Amministrazione Trasparente” del sito istituzionale.

Il secondo è quello del contrasto alla corruzione, con l’attuazione delle misure previste nel Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione.

Il primo obiettivo non è stato mai rispettato, come ha accertato l’Autorità Anticorruzione. Sono rimaste inevase anche le mie richieste di accesso civico.

Il secondo obiettivo ancor meno. Basti pensare che tra le norme del Piano anticorruzione, vi sono quelle che impongono la verifica della corretta esecuzione dell’appalto per la gestione dei rifiuti.

Ma proprio sull’appalto dei rifiuti, l’ing. Cappello ha liquidato fatture attestando di aver “accertato lo svolgimento della prestazione, così come previsto nel contratto”, compromettendo la possibilità di recupero di somme non dovute al gestore che, invece, non ha dato esecuzione alle forniture e ai servizi migliorativi previsti dal nuovo appalto.

Vi è anche un’altra ragione, però, che ci lascia perplessi sulla scelta compiuta.

In violazione del principio di autosufficienza organizzativa, sia l’ing. Cappello che il dott. Carandente hanno speso decine di migliaia di € per incaricare dei supporti tecnici.

I supporti sono chiamati a svolgere ogni minima attività ordinaria d’ufficio, che competerebbe invece ai funzionari stessi, con uno spreco enorme di risorse pubbliche.

Si va dalla predisposizione delle pratiche di pensione dei dipendenti, agli accordi transattivi con i creditori, dalla predisposizione delle dichiarazioni fiscali IVA e IRAP, ai mandati di pagamento o all’elaborazione degli stipendi, passando per il Conto annuale del personale fino alla predisposizione dei regolamenti tributari e delle tariffe dei servizi, o ai questionari SOSE e ai documenti da inviare all’organo di liquidazione.

Hanno scelto, peraltro, di spendere più di 28.000,00 € annui per indennità, nello stesso momento in cui, nel consiglio del 27 aprile, venivano deliberate le tasse, le imposte e le tariffe più alte della storia del comune di Calvi Risorta.

Secondo voi era opportuno tartassare in questo modo i cittadini caleni, e premiare dei funzionari che, sicuramente in due casi (ing. Cappello e dott. Carandente), non hanno raggiunto gli obiettivi loro assegnati nel 2020 e che, per tale motivo, non dovrebbero nemmeno ricevere la retribuzione di risultato? Altro che indennità aggiuntive!

Questi sono soltanto “sprechi, sprechi, sprechi”!

Infine, vi chiediamo per quale motivo non sia stato premiato anche il comandante Del Vecchio, con un aumento della retribuzione di posizione.

Non è forse il comandante in possesso “di capacità individuali, specialistiche tecniche ed organizzative necessarie per il raggiungimento degli obiettivi che l’Amministrazione si è prefissata“? Non ne fate una buona!

Il Consigliere comunale Dott. Giovanni Marrocco