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Il Campionato Amatoriale dell'Alto Casertano. Lettera aperta di Thomas Scalera

DiThomas Scalera

Mar 20, 2017

AH, il campionato amatoriale dell’Alto Casertano… Come lo vedevo lontano quando alla fine degli anni 90 mio padre decise di intraprendere questo cammino e creare un campionato che raccogliesse tutti gli amici “amatori” che giocavano a calcio.
Come sembrava lontano ad un ragazzo di 26 anni che aiutava il padre con l’aggiornamento dei risultati online (il sito è ancora visibile qui), che lo aiutava nelle designazioni arbitrali, che lo affiancava andando ad arbitrare anche qualche partita ogni tanto.
Oggi, 26 anni dopo, mi ritrovo a giocarlo quel campionato. L’amico Achille Grieco, con grande merito, lo rilevò all’epoca, e lo ha fatto crescere fino a quello che è oggi. Mio padre non ha mai abbandonato col cuore questo campionato ma, purtroppo, nel 2004 per la mia famiglia è stato un anno terribile, che ci costrinse a cambiare, di colpo, tutte le nostre priorità.
Così mio padre lasciò in ottime mani questo campionato, pur essendo una sua creatura.
Ma torniamo ad oggi.
Su un campo di periferia, 22 attempati giocatori si confrontano in una sfida dal sapore antico. All’andata è stata battaglia vera, con la VSTARS, che aveva vinto sul campo, che si è vista togliere vittoria e 3 punto dopo un ricorso. Ma non accade nulla, il Tora primo in classifica vince meritatamente una bella partita e torna a casa da prima in classifica, qual è meritatamente.
Il giorno dopo, però, da parte di un dirigente del Tora, un attacco ingiustificato contro di noi, rei, secondo lui, di aver fatto una “caccia all’uomo”.
Girando su questo infernale social network leggo delle frasi assurde: “oggi avversari sopravvalutati non c’è mai stata partita troppo il divario…infatti il 3-0 al primo tempo ci ha permesso di giocare in surplass…”.
Da uomo di sport (ho fondato e presiedo da 11 l’ASD Vairano, squadra che milita in prima categoria) mai mi era capitato di scrivere una cosa per umiliare gli avversari appena sconfitti, mai mi era capitato neanche di pensarla questa cosa. Mai avevo sbeffeggiato o offeso gli avversari dopo averli battuti sul campo. Il Social può essere davvero un inferno se non lo si sa usare e quindi mi capita di leggere accuse contro di me devo sentirmi dire dopo 40 anni nello sport “1. scrivi di politica che è meglio lo sport non fa x voi ne nei campionati amatori i ne in altri 2. Se vuoi avrei L’ultima parola hai sbagliato persona.” oppure “Sei conosciuto ma non per cose buone”.
Mi resta veramente difficile accettare offese del genere su un campo di calcio dove il rispetto e il Fair Play, anche quando sei il più forte, dovrebbero sempre essere la priorità.
Negli ultimi 2 giorni l’animo di quel ragazzo che ha fatto dello sport la sua ragione di esistenza,ha sofferto, tantissimo.
Sempre lo stesso signore ha parlato di “caccia all’uomo” (direi sopravvalutandosi un po’) che sarebbe avvenuta nei suo confronti. Mi chiedo allora perché non ci sono stati espulsi (se non nel finale per doppia ammonizione) e perché il responsabile del campionato, Achille Grieco, presente al campo per tutta la durata dell’incontro non abbia fatto menzione di questa “cosa vergognosa” nella lettera aperta da lui stessa pubblicata ieri.
Non l’ha fatto perché la “caccia all’uomo” sta nella testa di chi ha tirato fuori questa ridicola storia.
Abbiamo subito un ricorso fuori da qualsiasi limite temporale (contro ogni regolamento), un ricorso nel quale lo stesso giudice sportivo afferma che “non c’è illecito sportivo” e che quindi doveva limitarsi a rigettare perché “fuori tempo massimo”, non entrando nel merito, e invece, non si sa perché è stato accolto. Evidentemente sono “AMATORI” anche i giudici.
Avremmo potuto opporci, ma a che pro? E’ stato un errore in buona fede, ma abbiamo sbagliato e quindi ci teniamo il responso del giudice, avremmo potuto opporci e tirare per le lunghe ancora per un po’ questa annosa questione ma, ripeto, a che pro? Nulla sarebbe cambiato, nulla cambierà il risultato del campo.
Chiudo ringraziando tutti gli artefici di questo campionato, inclusi quelli che si credono dei piccoli Berlusconi, pensando di giocare in serie A. Anche grazie a voi ci possiamo divertire il sabato.
E un grazie immenso ai ragazzi della VSTARS, veri amici, compagni straordinari e giocatori ancora più forti. Sono ONORATO di poter ancora giocare a calcio al vostro fianco.
Insieme a questo, vi porto i saluti di mio padre, che questo campionato l’ha pensato, 26 anni fa, e che mi ha insegnato a credere nello sport e a dare sempre una possibilità al prossimo, pure se a volte ti offende.
Scusate se mi sono dilungato, ma dovevo difendermi, perché non posso più permettere che mi si offenda in pubblico, impunemente.
Buon campionato a tutti.

Una pagina del sito web del Campionato Amatoriale dell’Alto Casertano datata 2003.

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Di Thomas Scalera

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