Via libera al primo impianto a biomasse a Cancello ed Arnone
Nel Comune di Cancello ed Arnone sarà realizzato il primo impianto a biomasse che consentirà lo smaltimento dei reflui zootecnici e della frazione organica dei rifiuti urbani. L’amministrazione guidata dal sindaco Raffaele Ambrosca ha raggiunto un accordo storico per il territorio con l’Eni e la Regione Campania grazie al quale si favorirà la crescita dell’industria zootecnica, la creazione di nuovi posti di lavoro e si garantirà a tutti i cittadini riduzione dei costi della Tari con ricadute straordinarie per quello che riguarda l’impatto ambientale «Il lavoro istituzionale che abbiamo messo in campo come squadra in questi quattro anni e mezzo ci ha permesso di consegnare un’opera che imprimerà una vera e propria svolta alla vita della nostra comunità sotto tutti i punti di vista. Siamo orgogliosi di essere stati i primi a riuscire a realizzare sul nostro territorio un’opera con una tecnologia del genere. E’ stata premiata la nostra visione, la nostra lungimiranza e la nostra capacità di programmazione». A commentare il grande risultato gli assessori Gabriele Di Vuolo e Gaetano Ambrosca. «Con l’impianto i reflui zootecnici non saranno più un ostacolo per la crescita delle imprese – ha sottolineato l’assessore Di Vuolo – in quanto diventeranno addirittura “un mezzo” per produrre energia. Lo smaltimento dei reflui non solo non comporterà costi per le aziende, ma consentirà loro di espandersi senza più dover tener conto di quei parametri che oggi ne limitano il raggio d’azione». «Con l’apertura dell’impianto ci sarà una gestione diretta della frazione umida da parte del Comune che determinerà un abbattimento dei costi della Tari per tutta la cittadinanza di Cancello ed Arnone – ha aggiunto l’assessore Gaetano Ambrosca – non solo. L’opera rappresenta uno strumento concreto per ridurre l’inquinamento ambientale in linea con le direttive che ci arrivano dall’Europa». «L’impianto a biomasse sarà soprattutto – chiosano all’unisono i due assessori – la risposta alla grande domanda di lavoro che c’è attualmente. Tra diretto ed indotto, infatti, abbiamo stimato un considerevole incremento dei posti di lavoro».