• Ven. Apr 19th, 2024

Casagiove. “L’Arcobaleno delle parole”, lettura e creatività, grande successo per il concorso

Il Concorso è aperto a tutte le scuole della Campania

L’iniziativa è stata ideata dalle Suore degli Angeli

CASAGIOVE. Cresce l’entusiasmo intorno all’iniziativa denominata “L’Arcobaleno delle parole” ideata dalle Suore degli Angeli, che guidano instancabilmente da circa ottant’anni l’Istituto Mater Amabilis di Casagiove. Visto il notevole successo della manifestazione lanciata attraverso la pagina facebook della Biblioteca dell’istituzione scolastica e il numero crescente delle richieste di partecipazione, i promotori hanno pensato di estendere i confini della proposta culturale, coinvolgendo le scuole dell’infanzia, elementari e medie di tutta la regione Campania. 

Il concorso “L’Arcobaleno delle parole” è un progetto nato in collaborazione con l’associazione MineCreative, in partenariato con la Biblioteca Universitaria di Napoli, l’Archivio Storico Diocesano di Caserta, la Pro Loco di Casagiove “Michele Santoro”, la Biblioteca del Dipartimento di Diritto Romano della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Federico II, la Biblioteca della Società dei Naturalisti di Napoli e in rete con la Biblioteca a Porte aperte – casa di quartiere dell’Associazione “Annalisa Durante” di Napoli insieme con il Patto locale per la Lettura “Reading Forcella”. “Considerando il momento difficile che stiamo attraversando, in cui un miliardo e seicento milioni di bambini e ragazzi nel mondo hanno interrotto la scuola – dichiara la direttrice didattica suor Giuseppina Di Micco – abbiamo pensato inevitabilmente a quello che provano emotivamente avendo perso momentaneamente il loro primo ambiente naturale di socialità. Così d’intesa con tutte le altre insegnanti abbiamo ideato un contest, come un piccolo strumento di reazione del mondo della scuola, dedicato ai piccoli studenti. Un modo per sentirci vicini aprendo uno scenario positivo, un po’ a colori, sotto la sapiente guida della responsabile della nostra biblioteca e dei laboratori di lettura, la dr.ssa Maria Pia Cacace”. 

L’iniziativa socio-culturale a distanza è, infatti, incentrata sulle diverse sensazioni che si possono provare quando ci si immerge nella lettura e ci si abbandona all’immaginazione. Il concorso di lettura e creatività “L’arcobaleno delle parole -, sottolinea Maria Pia Cacace – punta non solo alla valorizzazione della buona pratica della lettura, ma è concepito anche per offrire agli allievi la possibilità di poter esprimere liberamente le proprie emozioni in questo delicato momento”. Facendo leva sulla forza sinergica tra agenzie educative e scolastiche, il progetto creativo si rivela una piccola piattaforma laboratoriale per far convergere pensieri e idee, seguendo le orme della fantasia. Per partecipare gli studenti, che devono avere un’età compresa tra 3 e 14 anni ed essere residenti nella regione Campania, possono candidare un proprio lavoro scegliendo tra diverse soluzioni artistiche: una recensione di un libro, un racconto breve, una poesia, una filastrocca, un disegno o un video.

Tutti gli elaborati dovranno avere come tema l’ARCOBALENO,un simbolo naturale di straordinaria bellezza, che nell’immaginario collettivo rappresenta una promessa di pace e di speranza, e saranno giudicati da una commissione di insegnanti, educatori, scrittori e giornalisti.


Il concorso termina il 30 aprile 2020 e i lavori completi di nome, cognome, età, scuola e classe dovranno pervenire all’indirizzo: [email protected]

Gli elaborati saranno condivisi sulle pagine social della Biblioteca dell’Istituto “Mater Amabilis” rispettando il monito #IoRestoACasaMaCiSono. 

USCITA A1 CAIANELLO VIA CERASELLE TUTTI I GIORNI DAL LUNEDI AL SABATO ORARIO CONTINUATO 08:00 20:30 DOMENICA 08.00 13.00
Documento senza titolo

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Di Giacinto Di Patre

La stampa fa paura. Anche a me. In genere non modifica le situazioni, non ha quel potere che la leggenda le attribuisce, ma può distruggere una persona. Se sbaglia, sono guai. E poi, non ci sono rimedi, anche quando tenta di riparare. La tv moltiplica addirittura l'effetto, per quel tanto di 'ufficialità' che si porta dietro. Una volta si commentava: "Lo ha detto la radio", ed era una patente di credibilità. Adesso quel che più conta, e fa opinione, è il nuovo mezzo.

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