• Ven. Mar 29th, 2024

Casal di Principe/San Cipriano d’Aversa. Fatture false per oltre 8 milioni di euro: 8 ordinanze

Maxi blitz della Guardia di Finanza: 6 arresti

CASAL DI PRINCIPE/SAN CIPRIANO D’AVERSA. Operazione della Compagnia Pronto Impiego della Guardia di Finanza di Aversa che, questa mattina, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di 8 persone (di cui 2 in carcere, 4 agli arresti domiciliari e 2 destinatari del divieto di dimora nelle province di Napoli e Caserta) per associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale.

Le attività investigative hanno consentito di ricostruire un grave quadro indiziario nei confronti degli indagati che attraverso una struttura associativa con base operativa a Casal di Principe e San Cipriano d’Aversa e con collegamenti in diverse regioni italiane, si erano specializzati nella sistematica emissione di fatture per operazioni inesistenti, relative alla fornitura di materiali da costruzione, noleggio di attrezzature e prestazioni d’opera, utilizzando a tale scopo un gruppo di società “cartiere” intestate a prestanome compiacenti.

ln particolare, sono state individuate sei società con sede nelle province di Caserta e Benevento le quali, nel periodo da settembre 2016 a giugno 2020 – secondo l’ipotesi accusatoria avvalorata dal GIP – hanno emesso fatture false per oltre 8 milioni di euro a favore di ben 142 imprese operanti nel settore edile e ubicate prevalentemente in Campania ma anche in altre regioni fra cui l’Emilia-Romagna, l’Umbria, il Lazio, la Toscana e la Lombardia.

Per simulare l’effettività delle operazioni commerciali oggetto delle false fatturazioni, le aziende destinatarie pagavano i relativi corrispettivi tramite bonifici bancari in favore delle predette società “cartiere” le quali, una volta ricevute le somme sui rispettivi conti correnti, procedevano a prelevarle in contanti tramite i loro titolari. 

ll denaro prelevato veniva consegnato, successivamente – attraverso alcuni emissari (c.d. “capi squadra’) incaricati alla materiale riscossione – nelle mani dei promotori dell’organizzazione i quali, dopo aver trattenuto una percentuale a titolo di compenso per il “servizio” reso (mediamente il 15% dell’imponibile delle fatture emesse), trasferivano la restante parte agli imprenditori che avevano disposto i bonifici iniziali.

Le condotte delittuose hanno consentito alle società di beneficiarie di notevoli riduzioni d’imposta derivanti dalla contabilizzazione di costi fittizi nonché della relativa Iva a credito assicurandosi, inoltre, grandi disponibilità di denaro contante “non tracciato”, per un totale complessivo di circa 3,2 milioni di euro (di cui 2 milioni per le imposte evase e 1,2 derivanti dai compensi percepiti dai promotori).

E’ stato, quindi, disposto il sequestro preventivo, anche in forma per equivalente, dei beni e delle disponibilità finanziare in capo agli indagati per un valore corrispondente ai predetti profitti.

USCITA A1 CAIANELLO VIA CERASELLE TUTTI I GIORNI DAL LUNEDI AL SABATO ORARIO CONTINUATO 08:00 20:30 DOMENICA 08.00 13.00
Documento senza titolo

Sostieni V-news.it

Caro lettore, la redazione di V-news.it lavora per fornire notizie precise e affidabili in un momento lavorativo difficile messo ancor più a dura prova dall’emergenza pandemica.
Se apprezzi il nostro lavoro, che è da sempre per te gratuito, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci. Vorremmo che il vero “sponsor” fossi tu che ci segui e ci apprezzi per quello che facciamo e che sicuramente capisci quanto sia complicato lavorare senza il sostegno economico che possono vantare altre realtà. Sicuri di un tuo piccolo contributo che per noi vuol dire tantissimo sotto tutti i punti di vista, ti ringraziamo dal profondo del cuore.

Di Andrea De Luca

La rassegna

error: Content is protected !!