• Ven. Mar 29th, 2024

Casal di Principe. Scoperti 7 cani da combattimento: denunciato pluripregiudicato

Pit bull maltrattati e usati per i combattimenti: la Polizia di Stato scopre un lager per cani a Casal di Principe

CASAL DI PRINCIPE. Nella mattinata odierna, a seguito di un intervento presso un’abitazione di Casal di Principe, in via Caltagirone, dove erano stati segnalati maltrattementi di animali e combattimenti tra cani, tra l’altro fatti accoppiare per alimentare il mercato illegale dei cani, Agenti della Polizia di Stato hanno rinvenuto numerosi cani di razza pit bull tenuti in condizioni disumane, privi del prescritto microchip e, per alcuni di essi, hanno riscontrato anche anche la presenza di pregresse ferite riconducibili al fenomeno illegale dei combattimenti. A seguito di segnalazione anonima, nelle prime ore della mattinata odierna Agenti del Posto Fisso Operativo di Casapesenna e personale del Servizio Veterinario dell’ASL di Aversa, settore “sanita animale e randagismo”, opportunamente fatto convenire, hanno potuto effettivamente riscontrare la veridicità delle informazioni in loro possesso, rinvenendo sul soffitto e sul terrazzo di quella abitazione, la presenza di 7 cani di razza pit bull, tutti privi di microchip, tenuti in condizioni assolutamente disumane, legati a catene fissate verticalmente alla soffitta dell’abitazione e privi di qualisasi basilare cura. In particolare, su uno di tali animali, femmina dell’età approssimativa di circa 4 anni, venivano riscontrate numerose cicatrici di ferite pregresse, presumibilmente riconduciibili a combattimenti con altri animali.

I cani venivano tutti prelevati dal Servizio veterinario e sottoposti a sequestro penale, mentre il proprietario, M.G. di 20 anni, pluripregiudicato per stupefacenti, porto e detenzione di oggetti atti ad offendere e ricettazione, veniva deferito in stato di libertà per il reato di maltrattamenti di animali ex art.544 Ter c.p., nonché contravvenizonato ai sensi dell’art.6 c.3 e art.25 c.1 letA della Legge nr.3/2019, per la mancata iscrizione (microchippatura) degli animali all’anagrafe canina. Nell’ambito degli adempimenti di rito, dopo aver individuato una persona idonea all’adozione, uno dei pit bull sequestrati veniva sul posto affidato in adozione previa opportuna registrazione all’anagrafe canina.

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Di Redazione V-news.it

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