V-news.it

Casal di Principe. Don Peppe Diana, due giorni di eventi per ricordare il sacerdote ucciso dalla camorra

CASAL DI PRINCIPE. Una due giorni di eventi per celebrare il 23esimo anniversario della morte di Don Peppe Diana, il sacerdote ucciso da un killer del clan dei Casalesi il 19 marzo del 1994, giorno del suo onomastico, nella sacrestia della chiesa di San Nicola di Bari a Casal di Principe (Caserta) di cui era parroco.
L’iniziativa è promossa anche quest’anno dal Comitato don Peppe Diana insieme al coordinamento provinciale dell’associazione Libera, alla Diocesi di Aversa, al Comune di Casal di Principe e all’Agesci.
Si partirà sabato 18 da Casa don Diana, bene confiscato ubicato in via Urano a Casal di Principe, dove gli studenti del territorio illustreranno le loro riflessioni sul sacrificio del prete che diceva apertamente “no” alla camorra e su cosa è cambiato da allora; in chiusura ci sarà uno spettacolo affidato alla compagnia del Teatro Totò, guidata dal direttore Gaetano Liguori.
Nel pomeriggio le piazze di Casal di Principe (Piazza Villa, Piazza Mercato, Piazza Padre Pio, Piazzetta antistante chiesa San Nicola di Bari), saranno colorate da centinaia di scout provenienti da diversi paesi dell’intera Regione Campania.
Domenica 19 marzo, l’appuntamento (ore 9) è presso il cimitero di Casal di Principe per deporre fiori dinanzi alla tomba di don Diana e di tutte le vittime innocenti della camorra qui sepolte; dopo sarà celebrata la Santa Messa presso la parrocchia San Nicola di Bari e al termine ci sarà la consueta marcia verso Parco don Diana in via Vaticale, durante la quale verrà raggiunta l’abitazione dei genitori di don Diana in via Garibaldi.
Nel parco cittadino sarà data poi lettura dei nomi delle vittime innocenti della criminalità organizzata della Campania e del documento “Per Amore del mio Popolo”. “La memoria di don Peppe Diana – afferma Gianni Solino referente provinciale casertano di Libera – è un elemento fondante del riscatto delle nostre terre che dopo aver dato vita alla resistenza contro la dittatura della camorra ora si avviano determinate verso la rinascita. Il cammino è ancora lungo ma la strada è tracciata dall’impegno di tanti”.

Exit mobile version