
Ricostruito un articolato sistema fraudolento di una società “cartiera” della provincia di Caserta
CASERTA. Sei persone sono indagate nell’ambito di un’inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza della tenenza di Piedimonte Matese, coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, su una frode fiscale da 1.388.438 euro realizzata mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

In particolare, gli elementi raccolti nel corso dell’ attività investigativa hanno permesso di ricostruire un articolato sistema fraudolento nell’ambito del quale una società “cartiera”, con sede nella provincia di Caserta, è stata utilizzata per creare costi fittizi ed inesistenti a favore di altre due società che, a loro volta, emettevano fatture soggettivamente inesistenti nei confronti di una ulteriore società, al fine di consentire alle società beneficiarie della frode di abbattere illecitamente il debito relativo al pagamento delle imposte dirette e dell’iva nei confronti dell’Erario.
Tutte e quattro le società coinvolte nelle investigazioni, operanti nel settore della fabbricazione di calzature, pur nella distinta formale soggettività giuridica, erano riconducibili ai medesimi soggetti ed agivano, di fatto, in maniera coordinata e sotto una regia unitaria.
L’importo del profitto illecito, rappresentato dalle imposte evase in conseguenza dei reati tributari ipotizzati all’esito delle indagini, è pari ad 1.388.438,91 euro (di cui 377.300,78 euro di Ires ed 1.011.138,13 euro di Iva).
Nel corso dell’esecuzione del provvedimento di sequestro i finanzieri hanno sottoposto a sequestro disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili e quote societarie, nei confronti delle società coinvolte e degli indagati.
