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Caserta. Installazioni pubblicitarie abusive, prosegue l'attività di rimozione in città

DiThomas Scalera

Mar 18, 2017

CASERTA. Al momento, dall’inizio dell’anno, sono state già eliminate più di 500 insegne e tabelle pubblicitarie installate abusivamente sulle circa 1500 individuate. Contestualmente sono scattate le sanzioni, previste fino un massimo di 1695 euro, per i trasgressori. Le operazioni vengono effettuate da tecnici del Settore Attività Produttive, Polizia Municipale e Cet (ex settore Manutenzione) ed hanno riguardato già una vasta area della città a partire dall’area Nord-Est del capoluogo, da via Cappuccini, via Amendola, via SS. Nome di Maria e le aree circostanti l’ospedale civile, dove è stato accertato il maggior numero di installazioni abusive. Particolare attenzione è stata dedicata alla rimozione di preinsegne e frecce direzionali abusive, recanti pubblicità di attività private e ubicate a ridosso di segnaletica stradale ufficiale. I cartelli abusivi ostacolano la corretta visione e creano anche problemi di pericolosità alla circolazione stradale. L’attività di rimozione nasce da una delibera di Giunta proposta dall’assessore alla Programmazione dello Sviluppo Produttivo della Città, Pietro Riello, con l’obiettivo di inventariare, riorganizzare e razionalizzare gli impianti pubblicitari esistenti, rimuovendo le installazioni abusive e ristabilendo una situazione disciplinata e decorosa nel comparto. Al provvedimento adottato dalla Giunta era seguito un avviso con il quale si invitavano i proprietari dei cartelli a rimuovere la segnaletica abusiva.
Intanto, sempre su impulso dell’assessore Riello, l’Amministrazione Comunale ha avviato il ripristino dei provvedimenti di decadenza della concessione dei posteggi degli operatori del mercato giornaliero del Rione Vanvitelli. Gli atti, notificati ad otto esercenti morosi, si aggiungono ai cinquanta che riguardano gli operatori della Fiera di via Ruta. Sei commercianti hanno, invece, regolarizzato in extremis la propria posizione. I provvedimenti di revoca di autorizzazione erano stati già notificati nei mesi scorsi, ma poi sospesi in seguito ad una riunione svoltasi lo scorso ottobre presso il Settore Attività Produttive, nel corso della quale gli operatori si erano impegnati ad estinguere il debito contratto per canone COSAP relativo agli anni dal 2011 al 2016. L’Amministrazione aveva individuato una soluzione di rateizzazione per l’estinzione del debito che prevedeva, tra l’altro, il versamento del 5% del pregresso entro il mese di novembre 2016.

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Di Thomas Scalera

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