• Ven. Apr 19th, 2024

Caserta. Maltrattamenti ai danni di un ragazzo autistico: arrestato insegnante di sostegno

Le indagini sono state dirette dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere

Il professore schiaffeggiava e spintonava un giovane affetto da autismo

CASERTA. Oggi i Carabinieri della Compagnia di Caserta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di S.V. 53enne, insegnante di sostegno di un istituto scolastico di Caserta, indagato per il reato di maltrattamenti ai danni di un ragazzo autistico di quattordici anni.

Le indagini

L’attività investigativa è stata avviata dopo la denuncia presentata dai genitori del giovane nel mese di marzo, nella quale veniva segnalato che il figlio negli ultimi tempi aveva assunto atteggiamenti aggressivi ed aveva manifestato una certa riluttanza ad andare a scuola, cosa mai verificatasi in passato, precisando di aver appreso da alcuni compagni di classe che l’insegnate di sostegno del figlio, in diverse occasioni, aveva usato violenza nei suoi confronti durante le lezioni.

Nella circostanza i genitori avevano riferito di aver assistito personalmente ad un episodio in cui l’assistente di sostegno aveva stretto senza motivo le dita intorno al collo del ragazzo, per poi fingere di abbracciarlo una volta accortosi della loro presenza. In tale episodio, la vicenda era stata già segnalata al Dirigente scolastico che aveva richiamato il docente.

Nonostante ciò, dopo alcuni mesi di serenità, il figlio aveva nuovamente assunto i medesimi atteggiamenti precedenti, del tutto inconciliabili con il carattere mite del ragazzo, ed aveva manifestato una chiara insofferenza e preoccupazione nel frequentare la scuola.

Le indagini svolte dai Carabinieri di Caserta, dirette dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, anche avvalendosi di riprese audio video all’interno della classe, hanno confermato le condotte dell’insegnante di sostegno ai danni del ragazzo.

Si accertavano, infatti, numerosi episodi di ingiustificata ed assurda violenza: schiaffi al volto, strette al capo e al collo, scuotimenti, lancio di oggetti e spintoni fino a far rovinare a terra il giovane.

Peraltro i maltrattamenti venivano attuati in situazioni in cui la vittima era seduta calma e tranquilla al suo banco o, al più, accennava ad alzarsi avvicinarsi alla finestra e guardare fuori, circostanza eloquente per tratteggiare la gravità delle condotte e l’indole violenta dell’indagato, inconciliabile con i doveri minimi della delicatissima e fondamentale funzione svolta.

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Di Thomas Scalera

Il Guru

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