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Catania. Associazione Siciliana Contribuenti Art. 580 Codice Penale Antiusura no Profit denuncia/querela Marcello Mastrojeni

CATANIA. Il socio fondatore dell’Associazione Siciliana Contribuenti Art. 580 Codice Penale Antiusura no Profit, Salvatore Guerino, ha sporto una denuncia e querela nei confronti di Marcello Mastrojeni, figlio di Giuseppa Cassaniti.

Una strada legale intrapresa formalmente dal socio fondatore Salvatore Guerino e che riguarda direttamente episodi avvenuti in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario avvenuta il 26 gennaio 2019. Per l’occasione, il signor Guerino era presente al fianco di Pietro Crisafulli, padre di Domenico, scomparso, in sella al suo scooter, il 6 marzo del 2017 in un incidente stradale all’altezza dell’incrocio tra via del Bosco e via del Luogo, nel quartiere di Barriera in Catania.

Di seguito alcuni contenuti letteralmente tratti dalla denuncia querela presentata dal sign. Salvatore Guerino:

“Propongo denuncia/querela al sig. Dr. Marcello Mastrojeni a suo dire direttore dell’INPS di Messina, e la di lui mamma, signora dott.ssa Giuseppa Cassaniti, in concorso di reato con il signor Paolo Battistini (Tesoriere) sotto specificato e/o altri…Tra raggiri e frodi della turbata libertà democratica, per molestie e violenza privata, truffa, e appropriazione indebita, del traffico di influenze illecite, di millantato credito, e usurpazioni pubbliche, realizzi in concorso tra pubblici ufficiali, magistrati, avvocati ed operatori del settore giudiziario, nonché delle pubbliche esattorie delle imposte dirette, ed indirette. Essi svolgono, con concorso tra loro e forse con altri, svolgono attività imperturbabile e indisturbata, coperti dalla loro aura di ‘onestà’ data dal ruolo e creano un vero business sulla pelle altrui. Non solo dei nostri soci, dell’Associazione Siciliana Contribuenti, ma di altri cittadini/contribuenti che attraverso talpe esistenti nelle esattorie, per così dire a porte chiuse e sempre con gli stessi illeciti metodi, godendo della complice inerzia connivenza e omertà di vasti settori della Magistratura”.

Nel testo vengono elencati i presunti eventi della mattina del 26 gennaio 2019: 


“Il giorno 26 gennaio 2019, presso il Tribunale di Messina, dove mi trovavo in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario, in compagnia del nostro socio signor Pietro Crisafulli, presidente dell’associazione Sicilia Risvegli Onlus, per relazionare quanto comunicato in sostituzione del presidente dell’associazione A.I.F.V.S. signor Alberto Pallotti, per parlare di omicidio stradale, cosi pure del caso di Domenico Crisafulli detto Mimmo, figlio di Pietro. Dopo aver ascoltato vari relatori di Magistrati e personaggi illustri, sul tema dell’Amministrazione della Giustizia e altro, intorno alle 13.10 il presidente della Corte di Appello di Messina Dr. Michele Galluccio, annunciava il termine e la chiusura dei lavori, invitando i restanti relatori a depositare i loro discorsi c/o il segretario di competenza, avvocato……. la quale, il presidente Pietro Crisafulli dell’Associazione Sicilia Risvegli Onlus, voleva con le proprie rimostranze redatte nel discorso, quanto delegato dal presidente Alberto Pallotti. Per coincidenza, il successivo 15° relatore era proprio il sig. Pietro Crisafulli, presidente dell’Associazione Sicilia Risvegli Onlus, ripeto in sostituzione del presidente sig. Alberto Pallotti dell’A.I.F.V.S. Onlus, cosi pure la signora Giuseppa Cassaniti, guarda caso ultima relatrice dimissionaria il 27 aprile 2013, ex presidente dall’Associazione A.I.F.V.S. Eclatante è stato, chè la signora Giuseppa Cassaniti, appena aver sentito il nominativo del presidente Alberto Pallotti dell’A.I.F.V.S. Onlus, cercava costui girandosi in tutta la sala, dove si svolgevano i lavori dell’anno giudiziario, notando la presenza del presidente Pietro Crisafulli, in compagnia del sottoscritto, informando via telefono (cellulare) il figlio signor Marcello Mastrojeni, la quale si è presentato davanti a noi fotografandoci a circa 1 metro di distanza, senza aver chiesto il permesso e senza dire nulla, cosi pure si suppone qualche video, dove eravamo seduti tranquilli ad una distanza di circa 15 metri sulla destra, all’opposto dove era seduta la signora Giuseppa Cassaniti. Il comportamento ANOMALO di quest’ultimo è stato notato dal signor Crisafulli, che con arroganza si avvicinava a noi, fotografandoci senza presentarsi, cosi pure in seguito il Mastrojeni ostacolava la consegna del discorso al segretario del presidente Michele Galluccio, redatto dall’A.I.F.V.S. Onlus. Il predetto non contento, ci perseguitava anche verso l’uscita del Tribunale, dove il sottoscritto, si era fermato per congratularsi con un magistrato relatore. Altresì, lo stesso continuava con fare minaccioso, ad importunarci mentre parlavamo in riservatezza con il sindaco di Messina dott. Cateno De Luca, ancor più grave, che continuava a perseguitarci mentre ci congratulavamo con il Dr. Sebastiano Ardita, del C. S. M. della Magistratura di Messina. Il signor dott. Marcello Mastrjeni con insistenza continuava a riprendermi a distanza molto ravvicinata, quanto a quel punto mi ero arrabbiato per il suo atteggiamento minaccioso invitandolo a desistere. Il Mastrojeni, non contento invitava un’ufficiale dei carabinieri, che si identificava come comandante, la quale mi chiedeva il mio documento di riconoscimento e sempre su richiesta dello stesso, volevano sapere qual era la motivazione della mia presenza c/o il Tribunale di Messina. Per tutta risposta, chiedevo al carabiniere chi fosse la persona che mi perseguitava insistentemente con il cellulare, quest’ultimo mi rispondeva immediatamente che; la persona è molto conosciuta da noi. Dopo l’identificazione, contestualmente mi qualificavo come presidente dell’ASSOCIAZIONE SICILIANA CONTRIBUENTI ART. 580 C.P. ANTIUSURA NO PROFIT, ed ero presente a supporto del presidente Pietro Crisafulli nostro socio, istigato al suicidio secondo l’art. 580 C.p. per fatti accaduti prima”.

Eventi precedenti all’accaduto del 26 gennaio riportati nella denuncia/querela:

“Il signor Pietro Crisafulli, nostro associato dal 28.12.2017 è stato istigato al suicidio per la perdita del proprio figlio Domenico Crisafulli il 6 marzo 2017 in Catania, conosciuto come Mimmo di anni 25 e padre di 2 figli di cui vittima di omicidio stradale. Peraltro, lo scorso 8 gennaio 2019 il giudice delegato G.I.P. Giuseppina Montuori presso il Tribunale di Catania, emetteva sentenza con un patteggiamento a mesi 5 e giorni 10 alla signora Anastasia Conti, colpevole dell’omicidio stradale con la condizionale e la non menzione nel casellario giudiziale, con proposta di revoca della patente di guida. 

Per conoscenza dei fatti il signor Pietro Crisafulli, in data 17 gennaio 2019 aveva querelato la mamma di Marcello Mastrojeni, tale Giuseppa Cassaniti, per reati commessi sia prima, che dopo, durante lo svolgimento del processo in Catania, come sopra riportato a carico dell’imputata signora Anastasia Conti, responsabile della morte di Domenico Crisafulli. Peraltro, la signora Giuseppa Cassaniti come già detto sopra citato, aveva rassegnato le proprie dimissioni, assieme al figlio Marcello Mastrojeni come da verbale di assemblea del 27.04.2013, cosi pure registrato nella memo vocale. Alla luce dei fatti sopra espletate, il sottoscritto Salvatore Guerino nella qualità di presidente, dell’A.S.C. Art. 580 C.p. Antiusura, venuto a conoscenza dalla documentazione fornitomi dal nostro socio Pietro Crisafulli e dal presidente Alberto Pallotti, e degli estratti di conto corrente della Banca Popolare di Novara ubicata in Roma, e della Banca Unicredit ubicata in Venezia Lido, ( VE ) si manifestano prelievi di denaro dalle banche a tutto l’Anno 2017, prelievi effettuati dalla Cassaniti (senza titolo ) e dal tesoriere signor Paolo Battistini, su ordine della stessa ex presidente dell’A.I.F.V.S. Onlus. 

Dopo una dettagliata ricerca anche sul Web, di quanto in danno proferito nei socialnet ( Facebook ) dalla Cassaniti, avverso la famiglia Crisafulli, senza autorizzazione alcuna, oltre ai fatti sopra riportati, i predetti debbono essere puniti a mio parere di: Abuso in atti esecutivi di funzioni pubbliche, Violenza Privata, Violazione della Privacy, Molestie, Traffico di influenze illecite, Truffa Aggravata in concorso, Appropriazione indebita, Falso Ideologico, e/o qualsiasi altro reato di cui verranno ravvisati gli estremi nei fatti come esposti. Peraltro, il predetto Marcello Mastrojeni, risulta essere direttore dell’INPS di Messina, dunque un soggetto molto conosciuto con influenze nelle istituzioni, con ramificazioni e amicizie ovunque, fuorviando in concorso con la madre, la quale si rendevano complici da diversi anni, a suo dire del presidente signor Alberto Pallotti dell’A.I.F.V.S. 

Peraltro, dalle informazioni ricevuti dal nostro socio Pierto Crisafulli e confermato dal presidente Alberto Pallotti, e della documentazione ricevuta è visionata, si evincono finalità penale di seguito sotto riportate.

In data 7 aprile 2017 la signora Cassaniti, con l’aiuto del figlio Marcello Mastrojeni, si impossessava della somma di 97.250,00 euro, sottraendo denari illegalmente, mediante assegno circolare portante n.E7401878222 dal conto corrente numero 104378812, tratto presso la Banca Unicredit di Roma, di via delle Montagne Rocciose, destinati all’A.I.F.V.S. Onlus, a tutt’oggi non restituite, causando danni ingenti alla A.I.F.V.S. Onlus, la quale, il presidente signor Alberto Pallotti aveva sporto denuncia/querela in data 16.10.2017, c/o la Procura della Repubblica di Verona e depositata il 18.10.2017, per il tramite loro avvocato Davide A. Tirozzi, presso la Sezione della Polizia Giudiziaria di Verona. 

Pertanto, come da verbale di assemblea nazionale del 27 Aprile 2013, sono registrate le dimissioni della ex presidente signora Cassaniti, e del figlio Marcello, come si evince dall’audio del C.D. di quest’ultimi continuano, a mio parere, ad esercitare senza titolo e senza autorizzazione alcuna attività illecita nell’A.I.F.V.S. Onlus. Tutto ciò premesso, quanto sopra citato e dalla documentazione fornitomi dal presidente Alberto Pallotti, rappresentante legale di cui, socio amministratore dal 02.09.2017 ad oggi, registrato con data certa all’Agenzia delle Entrate. Peraltro, quest’ultimo ha presentato atto di ricorso in cassazione della parte civile ( Art. 576 c.p.p. ) per il tramite avv. Emilio Perfetti il 31 gennaio 2019″.

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Di Thomas Scalera

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