• Sab. Apr 20th, 2024

Chi aggredisce un bimbo di 3 anni non è razzista, è ignorante!

Un calcio. Con il piede con il quale, probabilmente, ha buttato in rete decine di volte un pallone, durante le partite di calcetto. E una mano a frenare l’avanzata. Come quella che normalmente usano le donne quando vengono aggredite dai propri “uomini”, anche a cadenza quotidiana. Stavolta però il calcio non è stato dato a un pallone da football, né la mano era tesa a difendere la propria incolumità, ma ad offendere quella di un innocente. È accaduto martedì scorso, a Cosenza, ma solo da poche ore è filtrata la notizia. Una madre, con i propri figli di 10, 8 e 3 anni, si trovava presso uno studio medico in via Macallè. L’attesa si protae a lungo e la donna elargisce dei soldi al figlio più grande, affinché tutti e tre possano trovare conforto in un gelato. I tre fratellini escono e si dirigono verso la gelateria, passando su Corso Mazzini, dove avviene l’incontro. Il più piccolo dei 3, vedendo provenire di rimpetto una carrozzina con una bimba piccola, in un gesto di affetto e spontaneità che solo i bimbi sanno donare gratuitamente, le si avvicina. E, con la stessa gratuità ma con la perfidia e la violenza che solo gli adulti ottusi sanno dimostrare, il bimbo riceve un calcio molto forte, che lo butta distante di un paio di metri, non prima che la moglie dell’infame limitasse il contatto tra la figlia e il bimbo in questione, con la mano di cui si accennava pocanzi. Il bimbo è stato soccorso e portato all’ospedale per ricevere le dovute cure. I genitori violenti, invece, dopo aver rischiato il linciaggio, sono scappati via. Individuati grazie alle testimonianze dei testimoni oculari e delle telecamere dei negozi limitrofi all’area in questione, T.D. di 22 anni e M.V. Di 24, sono stati individuati e denunciati con l’accusa di lesioni personali aggravate. Evento stigmatizzato dalle parti politiche e civiche di Cosenza e non solo, ovviamente. Evento che, anche se il bimbo picchiato non fosse stato di colore e di origine marocchina, avrebbe avuta la stessa, identica, schifosa e meschina valenza, per un gesto che deve essere testimonianza della deriva alla quale ci stiamo abbandonando. Anche perché, colore della pelle a parte, un adulto che picchia un bambino di 3 anni, adulto non è!

USCITA A1 CAIANELLO VIA CERASELLE TUTTI I GIORNI DAL LUNEDI AL SABATO ORARIO CONTINUATO 08:00 20:30 DOMENICA 08.00 13.00
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Di elato

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