Oggi sono stato sul set del film documentario “Terra Bruciata – il laboratorio italiano della ferocia nazista“, docufilm di Luca Gianfrancesco sulle violenze naziste nell’Alto Casertano nei 4 mesi antecedenti il bombardamento dell’abazia di Monte Cassino.
Ho avuto modo di apprezzare il lavoro, le riprese, la professionalità degli attori e di tutto lo staff. Abbiamo sentito gli ideatori del progetto, Luca Gianfrancesco, il regista, e il prof. Giuseppe Angelone, docente di storia del Cinema alla Seconda Università di Napoli e consulente scientifico della produzione.
Il regista ci ha spiegato la genesi del progetto e l’ambiziosa possibilità di piazzare il lavoro in grandi canali tematici nazionali e internazionali.
La sua intervista integrale:
Al progetto di Terra bruciata hanno preso parte diversi attori noti al mondo del cinema e del teatro. Nel cast troviamo Antonio Pennarella (Song ‘e Napule, La guerra di Mario, Romanzo di una strage), Paola Lavini (Corpo Celeste, Sanguepazzo, Il regista di matrimoni), Antonello Cossia (ora a teatro diretto da Toni Servillo in Le voci di dentro), Gabriele Marcello (Don Matteo, Distretto di Polizia), Eliana Conte (attrice in vari cortometraggi, da anni nella produzione cinematografica).
“c’è un pezzo di storia della seconda guerra mondiale che viene spesso tralasciata. La provincia di Caserta, prima della presa di Cassino, ha subito 4 mesi di guerra totale. Questa è l’occasione per riportare alla luce queste storie” – ha affermato il prof. Angelone. La sua intervista completa:
Da parte nostra non abbiamo nessun dubbio che il docufilm possa portare alla luce pagine oscure del periodo più oscuro che abbia avuto Terra di Lavoro.
Ne abbiamo già parlato QUI
Scheda: Il film-documentario è prodotto da Mediacontents Srl, una società di produzione con base a Roma che si occupa di documentari, pubblicità e, più in generale, di audiovisivi. Un contributo determinante è arrivato dalla “Comunità Montana Monte Santa Croce” e dal suo presidente Alberico Di Salvo che ha assistito la produzione sin dagli esordi del progetto e dal Comune di Vairano Patenora. La Fondazione “Parco della Memoria Storica” e i Comuni di San Pietro Infine e Mignano Monte Lungo hanno fornito invece le location e la logistica. Altri comuni, che in inizialmente hanno mostrato interesse, al momento non hanno confermato la loro adesione.
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