• Ven. Apr 19th, 2024

Filiera bufalina, interviene Martone

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L’intervento di Gianpiero Martone (Sinistra Italiana Caserta)

Cominciano ad essere veramente tante le riunioni e gli incontri, cominciano a farsi sentire soprattutto i 5 giorni di sciopero della fame dell’ allevatore/amico Adriano Noviello e Peppe Pagano e  proprio di quest’ ultimo, che come lavoro fa l’ insegnate di scuola, va sottolineato il coraggio e la voglia di lottare al fianco degli allevatori in difesa della nostra cara TERRA DI LAVORO.

Un grande lavoro è stato fatto nei mesi precedenti, gli allevatori non sono rimasti mai soli e i Sindaci nonostante le grosse difficoltà create dal Covid – 19 non hanno fatto mai mancare la loro vicinanza al mondo bufalino.

L’ Unità si è allargata sempre di più tanto da far nascere un coordinamento delle varie associazioni che hanno fatto propria la nostra battaglia e il nostro pensiero che si sono insediati nella cultura e nell’alleanza in trenta anni.

Va sottolineato che dopo la grande conquista del 2006/2007 dove venne scritto un vero e proprio piano dagli allevatori,  purtroppo si è praticamente fatto un grande passo indietro.  Tragicamente e inspiegabilmente La Regione Campania nel 2019 sceglie di vietare la vaccinazione e così comincia una vera e propria mattanza di bufale, con la conseguenza che cominciano a chiudere centinaia di aziende bufaline.

Siamo arrivati ad oggi , la tensione sale sempre di più, la Politica Regionale tenta come al solito lo scarica barile scaricando colpe sui tecnici incarica; poi cercano di scaricare la colpa sul Ministero della Sanità e poi ancora sulla Comunità europea.

Addirittura abbiamo un Presidente del Consiglio Regionale che in più riprese critica i suoi stessi colleghi di maggioranza ma nonostante ciò nulla cambia al momento per il Presidente Vincenzo De Luca; per questo presidente di altro territorio c’è bisogno di rigore; purtroppo la parola rigore, per lui e per i suoi incaricati, significa semplicemente abbattimento dei capi risultati positivi, senza rispettare neanche ciò che è stato deciso dal Consiglio di Stato qualche giorno fa. Colgo l’ occasione e chiedo al Presidente Oliviero dove è finito quell’ ordine del giorno da lui proposto a fine della vecchia Consiliatura e votato all’ unanimità? Se si dava seguito a quell’ ODG oggi stavamo parlando di altro e non c’era bisogno di fare alcun sciopero della fame.

La verità è che si nascondono dietro la biosicurezza, la brucellosi e la tubercolosi, ma il loro intento è probabilmente quello di favorire l’ industrializzazione  e monopolizzazione della Mozzarella Casertana, una volta distrutto i piccoli e medi allevamenti verranno a mancare anche i piccoli e medi caseifici e sul mercato troveremo un prodotto che sicuramente non si potrà chiamare mozzarella, oltretutto concentrando  la maggior parte dei capi nelle stalle dei loro amici.

Hanno in mente qualche piano diabolico in nome  strumentale del lavoro; vogliono sbarazzarsi del comparto bufalino per fare di TERRA DI LAVORO TERRA DI SERVIZI. Probabilmente hanno ancora in mente quella volgarità di aeroporto; vogliono riempirci di centri di raccolta e stoccaggio di monnezza; hanno in mente qualche altra centrale turbogas come quella di Sparanise e Presenzano. Oggi ovviamente tutto più facile visto tutti i soldi previsti dal PNRR

Dovete lasciare in pace questa gente; dovete lasciare in pace questi giovani che stanno chiedendo solo di lavorare. Giovani che stanno portando avanti ciò che hanno costruito nel tempo i loro nonni, i loro papà e adesso tocca sta toccando a loro. State mortificando una generazione in continuazione, li avete fatti passare per delinquenti e inquinatori dell ‘ambiente e questa è solo una provocazione molto ingiusta.

Personalmente io non sono un allevatore, cerco di svolgere al meglio il mio ruolo Sindacale, mi sono trovato al loro fianco il lontano 2006 dove le parole d’ordine erano ben precise; UN NUOVO PROTAGONISMO IN DIFESA DI UNA STORIA, DI UN PATRIMONIO E DI UNA DIGNITA’ e dopo dodici anni siamo qui sempre a DIFENDERE STORIA, PRATRIMONIO E DIGNITA’.

Difenderemo tutto ad ogni costo e con noi ci saranno i Sindaci che fino ad oggi hanno deliberato a favore di della FILIERA BUFALINA, non si lasceranno certo ricattare da chi vuole distruggere il loro territorio.

In ultimo mi è di dovere ricordare che in base al Trattato Europeo per i prodotti nazionali che non sono in concorrenza con gli stessi delle altre nazioni europee vi è la massima e totale autonomia della nazione produttrice, quindi Italia e Campania possono agire liberamente in programmi di difesa e sviluppo dell’allevamento bufalino e la sua mozzarella.

Ancora, sempre in ultimo, sia chiara una questione di fondo. La scienza non è solo sempre una formula chimica. E’ Il risultato di una realtà della vita in cui vi è anche l’Olfatto. Se crolla l’olfatto umano e bufalino sulla mozzarella e sull’ambiente crolla tutto il comparto bufalino, per la maggior parte di piccole e medie aziende bufaline e si trascinerà dietro tutto il resto compreso l’indotto.

In conclusione la soluzione strategica in Terra di Lavoro è solo una: salvaguardare la condizione economica e di lavoro della filiera bufalina e al di fuori di ogni ricatto, in prim’ordine ordinare le risorse del PNRR verso il risanamento dei Regi Lagni e del Volturno. I due terzi della Campania vivono da queste due strutture strategiche. I Sindaci ne facciano piena consapevolezza, si devono battere senza subire alcun ricatto.

Sinistra Italiana Caserta

Gianpiero Martone

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