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Fiume Sarno e Rio Sguazzatoio, un futuro ancora incerto

Da tempo i vari residenti ed ambientalisti portano avanti battaglie per la bonifica dell’affluente del fiume Sarno soggetto a tracimazioni e ad allagamenti

Eugenio Lato :” Con azioni più precise e più puntuali si può arrivare ad essere più incisivi

Foto di Eugenio Lato

Angri – Fiume Sarno. Il Tar ha avallato l’ordinanza del Sindaco Cosimo Ferraioli: Il Primo cittadino aveva emesso un’ordinanza lo scorso Gennaio,

 in cui lamentava della gestione non adatta e scorretta dei corsi idrici passanti per il territorio angrese;

 e ciò avrebbe causato spesso e mal volentieri inondazioni e tracimazioni.

Essendo il Rio Sguazzatoio, un affluente del fiume Sarno, conosciuto non per motivi positivi,

ma per appunto mal gestione di esso, il problema principale risulta essere chiaro e semplice:

Sversamenti abusivi e non controllati nei fiume di natura agricola, ma anche di pesticidi e residui fecali” .

Abbiamo lasciato la parola al collega ed attivista Eugenio Lato, vicino al mondo della politica ma soprattutto,

vicino ai residenti vittime della cattiva gestione del Fiume:

Nel tempo siamo stati vigili ed attenti soprattutto ad organizzare manifestazioni in cui sollecitavamo i vari enti quali Regione, Consorzio, Arpac, Sma, Provincia e anche Comune a compiere le dovute verifiche.

Abbiamo anche costituito, nell’ultimo periodo, un Comitato formato da 400 persone circa,

Il cui scopo è di rendersi soggetto legale per la nostra battaglia oltre ad attivarci con azioni più concrete.

Conosciamo i nostri problemi e conosciamo la corruzione che esiste negli organi burocratici,

basti pensare ai vari annullamenti di procedimenti o le varie prescrizioni che ci sono state negli anni.

Tutto ciò non fa altro che avallare un sistema mafioso che è radicato all’interno delle istituzioni.

Una parte di essa è corrotta e ne approfitta di questa falla per continuare a camuffare il comportamento scorretto di chi fa gli sversamenti,

ma anche di chi controlla o ‘dovrebbe’.

Non abbiamo paura a continuare la nostra battaglia anche se ciò comporterà delle conseguenze.

21 Ottobre 2009: Il Corriere del Mezzogiorno porta alla luce una serie di nomi di funzionari, imprenditori e politici coinvolti nello sversamento irregolare,

ma non ci sono documenti al riguardo che portino ad una soluzione. Tutto archiviato?

Penso che manchino i presupposti per andare avanti. Mi voglio affidare alla Vera Magistratura, quella che esercita con dovere e cognizione il proprio lavoro.

Forse non si conoscono i gravi danni che stanno facendo all’ambiente e alla salute. Qui si muore di cancro e se continuiamo così non oso immaginare le conseguenze.

Chi permette di sotterrare materiale tossico nelle terre,

chi permette gli sversamenti abusivi avvelenando di fatto chi ci vive per me è un assassino, uno ‘stragista’.

Nella nostra area i casi stanno aumentando e ne approfitto per rispondere ai Dottori dell’Asl che ci hanno chiamato ‘Visionari’,

vorrei rispondere che qui non si parla di ‘Media’,

non siamo matematici, ma siamo cittadini che a conti fatti facciamo i conti con continui allagamenti e materiale tossico nelle nostre terre e polmoni dato che siamo costretti a respirarli. Non vogliamo fare politica ma noi andremo avanti e non ci fermeremo”

Il vostro comitato quale azione sta programmando ?

“Ultimamente siamo stati alla Regione Campania, prima del Comune di Angri, e seguiti dal nostro legale stiamo monitorando la situazione come ‘il non’ abbattimento del ponte Marconi ad esempio;

perché a detta loro, è stato trovato un cavo della corrente. Non c’è la volontà di andare fino in fondo alle cose e poi mantenere un cantiere aperto comporta più vantaggi, maggiori se si venisse a creare una situazione di emergenza”.

Ad oggi

Stando ad alcuni dati emersi dall’Istituto superiore per la Ricerca ambientale, le acque immesse nell’ambiente non sono purificate per mancanza di fondi e di depuratori.

La zona dell’agro nocerino sarnese è fortemente, come abbiamo visto e detto in precedenza, soggetta a sversamenti non depurati.

Ultimamente però, la Gori spa, attraverso l’impianto Medio Sarno Sub 1 sito a Scafati, si è occupata della bonifica del Canale San Tommaso, affluente del fiume Sarno.

Per questo ci siamo affidati alla preparazione e conoscenza del Professore Beniamino Santalucia, esperto nel settore e partecipe in prima persona negli anni a dietro per la salvaguardia del Territorio.

A causa della cattiva gestione degli anni passati degli sversamenti abusivi da parte delle aziende, il Fiume Sarno ha subito sversamenti di natura fecale, da pesticidi, industriale e agricola.

Dalla Foce, zona bellissima da visitare tutt’oggi, con l’Università Federico II di Napoli abbiamo,

in passato, fatto i prelievi con regolarità, preferibilmente cinque giorni dopo la pioggia, per appurare che proprio dopo 200 metri dalla Foce iniziava la prima forma di inquinamento.

Nel Canale San Tommaso poi, era facile trovare resti industriali dovuto all’aumento delle concerie e aziende nate sul territorio alla fine degli anni Sessanta fino ad oggi,

che invece si sono ridotte numericamente, e dalla Solofrana arrivavano acque altamente inquinate.

Ad oggi, posso dire che un uomo di grande rilevanza nella gestione del Fiume Sarno e la sua bonifica è stato il Generale Roberto Jucci.

Comandante dell’Arma dei Carabinieri e capo del Servizio segreto militare e nel 2003, ottenne l’incarico per l’emergenza nel Bacino del Sarno: 24 chilometri, dalle pendici del fiume Sarno fino al Tirreno che attraversa le varie provincie tra cui, l’agro nocerino sarnese.

Dal 2003 al 2008 ha lavorato con dedizione ed ha voluto quattro collettori e tre grandi depuratori tra cui il depuratore di Scafati ed il collettore di San Marzano. 

Ad oggi, ad occuparsi di questo, come ben sappiamo, è l’azienda Gori spa, l’Arpac e l’Ente Idrico,  ed è pervenuta la notizia che entro il Fiume sarà completamente ripulito.

Qui ad Angri, ai confini con San Marzano abbiamo un depuratore a quattro vasche che si speriamo presto in funzione;

poi, per il Rio Sguazzatoio, soggetto a problematiche persistenti, sarà necessario canalizzarlo al depuratore.

Per anni c’è stata una negligenza al riguardo ,ma al momento le cose si stanno muovendo ed gli organi in questione stanno prendendo provvedimenti  con la speranza di veder finalmente il Sarno ritornare agli antichi splendori.”

Di Marianna D’Antonio

Classe '85. Attivista per la tutela degli animali, avida lettrice ed amante delle serie tv e film d'autore. "Il problema della razza umana e' che gli idioti sono assolutamente sicuri,mentre le persone intelligenti sono piene di dubbi." Bertrand Russell