Era legittimo per molti sperare in una ripresa di Vairano e in un vero cambiamento, nella scadenza amministrativa scorsa del maggio 2012. Era anche comprensibile una evidente convinzione popolare, incappata nell’illusione di un rinnovamento anche di rappresentanti, superando il quarto di secolo precedente di una competizione personale Visco-Robbio , insieme alla preoccupazione di non riesumare lo scontro storico con alla testa il capo dei comunisti vairanesi,oltretutto costretto a una lista all’ultimo momento e con il conseguente grave fatto della scomparsa del candidato Fronzino durante il comizio di chiusura.
Allo scoprire degli altarini però(come nel detto), la speranza si è assottigliata anche in noi e a conclusione dei primi due anni il nuovo si è dimostrato e si dimostra più vecchio dei vecchi.
Il grande plebiscito dato a Cantelmo e alla sua squadra, che oggi, a suon di manifesti di marcata critica, ha perso un pezzo importante della maggioranza, è stato solo un inutile spreco,non ha cambiato niente in questo Comune e nulla potrà cambiare, se non ricorre a uno sforzo di lavoro immane della minoranza, ammesso che la maggioranza ne voglia far tesoro. Nulla potrà cambiare perché pesa il marchio, il limite e il ricatto d’origine. Una origine marchiata dal patto PER MANTENERE LO STATUS QUO con chi ha contribuito e gli ha collaborato per il grande plebiscito. Tutti uniti contro la Torre.
Le questioni sono tante, ed è difficile sintetizzarle in un comunicato; vi è stato su questo un incontro di lavoro chiesto dalla minoranza al Sindaco e al Capogruppo di Maggioranza, tenuto qualche giorno fa. Occorre almeno risolvere le cose più necessarie soprattutto dove ci sono finanziamenti e progetti già approvati e realizzarli, oppure la cortesia civile di spiegare alla cittadinanza il perché dei ritardi.
In tal quadro si rischia di perdere un finanziamento di 500mila euro per una parcheggio combinato con l’area mercato. Il tutto in conseguenza di un atto scellerato e sospetto, che prima dell’attuale Consiliatura ha modificato la collocazione territoriale sulla quale si era avviata già la procedura finanziaria, spostandola di qualche metro con la banale scusa che la precedente stava a ridosso del canale fognario del rivolo Patenara, anche se stava a ridosso anche della seconda area individuata.
Naturalmente è stato ovvio che i proprietari del nuovo terreno individuato ricorressero alla Autorità Amministrativa con opportuno ricorso , da cui non se ne esce in assenza di un legale accordo.
In questo paese ogni regola viene calpestata, E più che legittimo il sospetto sulla consistenza vera o strumentale della motivazione circa la vicinanza con il canale fognario per giustificare il cambio dell’area da espropriare.
Alla fine come oramai da quasi 30 anni a questa parte prevalgono solo gli interessi della casta, e la casta ogni volta si sceglie il referente da piazzare in amministrazione.
Alla fine chi ci rimette è sempre la collettività. Restando nella questione mercato e parcheggio,ci rimette tutta la gente che abita nella zona dove si svolge, soprattutto chi la domenica deve svegliarsi alle 6: del mattino per portare la macchina oltre la sua abitazione altrimenti non può neanche uscire di casa.
Alla fine ci rimetteranno gli ambulanti e tutta Vairano perché un mercato in quelle condizioni non ha ragione di esistere e non potrà rimanere lì senza neanche i servizi igienici. Inoltre si è nella situazione insostenibile per la quale dai dati in nostro possesso risulta che incassiamo di TARI EX TARES meno di quanto spendiamo.
Non si possono perdere i finanziamenti e un mercato importante, come quello della Domenica solo perché bisogna difendere gli interessi privati!!!
DALL’INCONTRO DI QUALCHE GIORNO ADDIETRO, CHE OLTRE AI TANTI PROBLEMI,SI E’ INCENTRATO PARTICOLARMENTE SUI SERVIZI E GLI UFFICI, IN UNA SITUAZIONE INSOSTENIBILE; E’ EMERSA UNA VOLONTA’ DI VALUTARE PROPOSTE PRECISE, COSA A CUI CI ACCINGEREMO A BREVE, ANCHE RICHIAMANDO L’AUSILIO DELLE AUTORITA’ SUPERIORI. SPERIAMO IN UN CAMBIO DI ROTTA, ALTRIMENTI SE NON CAMBIA LA SUONATA E’MEGLIO ESSERE COMMISSARIATI.
NEL FRATTEMPO CI SONO TANTI CITTADINI CON LA SPERANZA CHE UN ALTRO CONSIGLIERE DI MAGGIORANZA DECIDA A BREVE DI LASCIARE, E QUESTO SARA’ CONSIDERATO UN GESTO RESPONSABILE GRADITO DA TANTA GENTE ONESTA.
Gianpiero Martone