• Sab. Apr 20th, 2024

Gianpiero Martone (Sinistra Italiana): “Il Primo Maggio 2020 sarà ricordato nella storia.”

Questo Primo Maggio 2020 appena trascorso sarà ricordato come i grandi,emblematici, della Storia. Piazza S. Giovanni vuota, niente grandi concerti,niente grandi cortei nelle grandi città. Giustamente la TV di Stato ha dato centralità alla storia di Di Vittorio,con appropriato film, e alle immagini vigliacche e stravolgenti dei morti di Portella della Ginestra, 73 anni fa,dove furono assassinati dalla mafia 11 partecipanti e persino una bambina di 8 anni ; nei giorni seguenti furono assalite tutte le sezioni dei partiti di Sinistra. Già questo la dice lunga su come il lavoro libero e gli ideali di sinistra siano i veri avversari della criminalità organizzata e armata, perché alla base di quegli assalti mortali vi era la guerra mafiosa contro la lotta per abbattere il latifondo e lo sfruttamento,ossia la speculazione privata e di affare. Non da meno va fatta la sottolineatura, difronte a parte del nord che pensava di essere il primo al mondo, che da questi lavoratori morti nelle campagne e da Di Vittorio,parte la rinascita dell’avanzata democratica del lavoro.

Un 1° Maggio 2020 che ha avuto l’emblema di una celebrazione per il Lavoro che non c’è; della rivendicazione di un minimo di reddito per mangiare; della difesa dei lavoratori a rischio, soprattutto di qualifica sanitaria; del dramma di migliaia di morti in conseguenza dell’indebolimento dei servizi di Stato; la stupidità del razzismo e nuovo nazionalismo,difronte alla mancanza di almeno duecentomila braccianti nelle nostre campagne.

A questo punto è obbligatorio dire, senza avere alcuna paura, che molti diritti conquistati in passato sono stati stravolti, in nome del profitto, in nome del capitale. La vicenda endemica del corona virus è stata non la causa ma un dovuto esplodente avvertimento,richiamando tutti a una NUOVA RESPONSABILITA’.

Dunque,quello di ieri, è stato un primo maggio particolare. E’stato certo un primo maggio più povero degli altri, ma sempre e solo per i lavoratori veri, non solo dipendenti salariati ma anche gli autonomi del ventesimo secolo: tute blu, braccianti, operatori sanitari, piccoli artigiani e piccoli commercianti,i coltivatori ,insomma tutti quelli che oggi sono la parte più debole della catena,ma ingrandita di numero.

Da questa situazione molto deprimente bisogna cogliere però un grande lato positivo; un grande inrinviabile avvertimento che bisogna assolutamente cambiare; questo è il grande segnale dell’ emergenza sanitaria mondiale.

Ascolto dichiarazioni dei Sindacati che accennano alla necessità di un nuovo patto sociale; ma questo nuovo Patto non può non partire da un primo punto fondamentale: La inrinviabile necessità di una trasformazione radicale della società e dei valori che soprattutto negli ultimi tempi hanno preso il sopravvento. Abbiamo bisogno di una società che indichi obiettivi e traguardi da dover essere perseguiti e raggiunti nei prossimi anni.

Non possiamo escludere, in questo nuovo Patto Sociale, il ricorso a una nuova Austerità , certamente e assolutamente non intesa come strumento di politica economica a cui ricorrere per consentire la ripresa e il ripristino dei vecchi meccanismi , interessi di parte dei poteri economici e sociali,

Non abbiamo alcun bisogno, ancora una volta, della Politica di Austerità come concepita e presentata dai gruppi dominanti e dalle forze Politiche conservatrici e sovraniste.

Una nuova Austerità deve essere il mezzo per superare il “sistema” delle c lassi dominanti che oramai anche esso è entrato definitivamente addirittura in crisi e con questa emergenza sanitaria ha quasi toccato il fondo.

Dobbiamo capire; dobbiamo essere bravi e uniti a capire che quel sistema economico sociale ha portato all’ esaltazione di particolarismi, corruzione, individualismo più sfrenato, divisioni popolari e soprattutto ha portato tutti noi ad esaltare il consumismo più DISSENNATO

Certo un’Austerità che riguarderà il comportamento popolare ma soprattutto deve riguardare gli arricchimenti privati e delle classi che fino ad ora ci hanno dominato.

Austerità come rigore, efficienza serietà e soprattutto giustizia, cioè esattamente il contrario di quello che si è percorso fino ad oggi.

E’ sotto gli occhi di tutti che questa crisi gravissima, a cui si accumulano i guasti di anni addietro, ha messo alla luce le falle della nostra Nazione, partendo dalla Sanità dove per anni si è pensato solo a privatizzare; Partire anche e in primo luogo dalle Scuole che dagli anni 90 hanno subito solo riforme inutili che non hanno messo mai al centro L’ISTRUZIONE PER I NOSTRI FIGLI, finendo con le infrastrutture.

Questa nuova Austerità serve per avviare il cambiamento, abbiamo bisogna di una Austerità come arma di lotta sociale moderna contro i difensori di questo ordine economico e sociale precostituito oramai da anni.

Bisogna lottare anche contro coloro che considerano questo modello economico sociale come l’ unica sistemazione possibile.

Non dobbiamo più sottostare alle esigenze del capitalismo e delle classi economiche dominanti. L’ Austerità dovrà essere una occasione per lo sviluppo economico dell’ intera Nazione eliminando il gap che oggi c’è tra Nord e Sud e azzerando finalmente la questione meridionale, per una profonda trasformazione dell’ assetto sociale , per la difesa e l’ espansione della Democrazia , per un rigoroso risanamento dello Stato. Insomma questo nuovo patto sociale, questa nuova austerità deve essere il mezzo di GIUSTIZIA E DI LIBERAZIONE DELL’ UOMO E DI TUTTE LE SUE ENERGIE OGGI MORTIFICATE , DISPERSE E SPRECATE.

Forse ricorrendo al principio di Austerità che a sua volta lanciò ENRICO BERLINGUER,l’Italia e l’Europa potranno avere un grande aiuto

GIANPIERO MARTONE

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Di Redazione V-news.it

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