È stato rilevato scientificamente un notevole aumento di disturbi psichici durante questa seconda ondata pandemica. Se la prima volta, tutti, avevamo sopportato o per lo meno avevamo accettato e sperimentato con diligenza l’idea di dover rinunciare alla propria libertà, questa volta le limitazioni poste dal governo come norme anti-contagio da covid 19 sembrano aver gettato davvero tutti nello sconforto. Dai bambini, agli anziani, agli adulti lavoratori e non, tutti sono stati toccati direttamente dalla spiacevole sensazione di tornare a vivere i primi mesi della pandemia.
Questo lockdown seppur diverso dal primo, perché meno rigido, ci ha indebolito notevolmente su tutti i fronti. Innanzitutto, come risaputo, quello economico, il nostro Paese purtroppo a queste condizioni fa molta fatica a rialzarsi, le imprese hanno subito un ulteriore calo dal quale, lavorando con le mezze misure che ci sono state imposte , non si riprenderanno con facilità. Ma non bisogna sottovalutare anche l’aspetto psicologico, sul quale siamo stati colpiti, questa volta, ancor più della prima volta. Ci sono studi scientifici che dimostrano come siano aumentati in questi ultimi due mesi disturbi d’ansia, del comportamento e depressioni. Il problema più frequente tra i cittadini è il disturbo post-traumatico da stress, la dottoressa Maria Silvana Patti, psicologa e responsabile dell’Associazione per la ricerca in psicologia clinica afferma che se la prima volta abbiamo affrontato l’emergenza con la speranza di risolverla velocemente, questa volta c’è una sorta di rassegnazione che porta a sentimenti cronici di tristezza, ansia e preoccupazione. Viene a mancare la possibilità di prevedere e progettare, due caratteristiche in grado di alimentare la speranza e la positività negli esseri umani.
Per questo tutti, in qualche modo, stiamo risentendo di questo periodo. I giorni appaiono tutti uguali, ci si concentra sul lavoro e sui doveri come unico sfogo vitale, senza poter contare sull’attesa di un momento piacevole o di relax. La maggior parte delle persone racconta la difficoltà di trovare un senso alle proprie giornate in una situazione di continua criticità e imprevedibilità, molti lamentano insonnia e ansia. In tutte le epidemie purtroppo i disturbi rilevati sono stati pressoché gli stessi, non poteva essere diverso nel caso del Coronavirus. È fondamentale, dunque, il lavoro degli psicologi e psicoterapeuti in questa drammatica circostanza.
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