Un nuovo contagio si è diffuso ad Hong kong. Di nuovo restrizioni per i negozi, uffici e vita sociale
Hong kong di nuovo in quarantena. 32 nuovi casi di coronavirus, per un totale di 714 contagiati.
Quando l’emergenza sembrava ormai lontana ecco che le autorità sono pronte ad intervenire nuovamente costringendo di nuovo la città all’isolamento.
La colpa,questa volta, sembrerebbe dei cittadini europei e nordamericani che in pochi giorni hanno fatto triplicare il numero di positivi.
Una situazione analoga si sta verificando nella contea di Jia, in Cina con ci sono seicentomila persone in isolamento. Restrizioni molto più dure per la popolazione della Contea, epicentro della pandemia. Permessi speciali per lavorare, controlli scrupolosi della salute e maschere facciali. Tutte le aziende sono state chiuse ad eccezione delle attività di prima necessità, come supermercati,farmacie, stazioni di benzina ed hotel.
Secondo gli scienziati,l’ondata di ritorno in Cina è legata alla presenza degli asintomatici, che non mostrando appunto sintomi di un’infezione,hanno vissuto la quotidianità con negligenza.
Al momento, sarà necessario attendere ancora dei mesi per ottenere un vaccino adeguato a fronteggiare il covid-19. A darcene conferma è la testimonianza di molti specialisti tra cui il dottore, nonché luminare, Antonio Giordano, di origini Italiane, che durante la diretta del lunedì sera del nostro giornale, ha confermato i tempi di attesa per un’ipotetica cura.
“Mediamente per avere degli ottimi risultati il vaccino non può essere pronto prima dei diciotto mesi, bisogna continuare ad usare le giuste precauzioni ed a seguire i consigli dei miei colleghi. Il virus, sì, può ritornare, ecco perché non bisogna abbassare la guardia”
In Italia, al momento la guerra è ancora in atto, ma notizie positive arrivano dai reparti di rianimazione. Siamo al giro di boa, non si può abbassare la guardia.
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