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Il Sassolino lavora per comunicare la fine di molti disagi. L’amministrazione tace

DiThomas Scalera

Gen 20, 2014

Pietramelara. Dopo innumerevoli ritardi, proroghe e disservizi causati da svariati motivi, che non stiamo certo qui ad analizzare, dal momento che non intendiamo, almeno per ora, puntare l’indice contro alcuno, ecco le principali opere pubbliche del nostro Comune a cui si sta tentando di mettere la parola fine: 1. Canalone della discordia. Iniziamo con quest’opera colossale, opera che ormai da buona parte dei cittadini è stata etichettata come inutile. È costata alle casse dello Stato circa 2 milioni di euro e dovrebbe servire a risolvere eventuali rischi idrologici nella zona circostante via Cinquevie, zona che, per qualche anno, è stata tagliata fuori dal Comune, completamente isolata e in totale abbandono, rischiosa per la sicurezza. Ebbene, l’opera ha ripreso a camminare, almeno a tratti, e la fine dei lavori è prevista entro il primo trimestre del 2014; 2. Circumvallazione.

Anche qui, da alcuni anni, la zona del paese conosciuta come “Dodici” è tagliata fuori dal resto del paese a causa degli enormi disagi dovuti ai lavori del primo lotto iniziati, interrotti e da poco ricominciati. Con la prima ditta, colpita da interdizione antimafia, si è sciolto il contratto d’appalto, che è stato da poco dato alla ditta arrivata seconda al precedente bando di gara. Anche qui, per la gioia dei residenti, l’opera dovrebbe vedere la fine del primo lotto entro il primo trimestre del 2014. Si badi bene, solo del primo lotto, l’opera non è affatto conclusa. 3. Isola ecologica. Da molti soprannominata, scherzosamente, isola “oncologica” e da tempo funzionante come piattaforma di stoccaggio, si attende da anni il decreto del presidente della regione affinché possa diventare, a tutti gli effetti, un’isola ecologica. Quando ciò avverrà speriamo che la politica sappia come gestirla. 4. Acquedotto rurale. Anche qui la malizia popolare ha dato libero sfogo alla fantasia soprannominando l’opera “l’acquedotto rurale senza pozzo”. In effetti il progetto prevedeva solo l’ampliamento della rete idrica rurale nella zona denominata Mancini e la costruzione di una vasca di compensazione lungo la panoramica. Solo successivamente fu aggiunto il pozzo, come offerta migliorativa all’opera durante la gara d’appalto. Attualmente abbiamo una vasca, ultimata ma senza corrente elettrica (è stato perciò chiesto all’Enel di provvedere…), una rete idrica rurale, bella e fatta da anni, e un pozzo di cui si sa solo che hanno trovato l’acqua. La bella notizia è che anche quest’opera dovrebbe avere tempo fino al primo trimestre del 2014 per vedere la chiusura del cantiere. Non solo, spesso l’amministrazione, anche nelle ultime campagne elettorali, ha cercato di far passare la chiusura di questo cantiere come la soluzione ai problemi idrici del nostro Comune. Ciò, a quanto dicono le carte, non è vero, l’acqua del nuovo acquedotto dovrebbe servire ad alimentare solo il breve circuito rurale dei Mancini. 5. Scuola elementare/Asilo nido. Durante la prima amministrazione Leonardo fu inaugurato il cantiere di questa più che attesa opera, concepita già ai tempi dell’amministrazione Di Fruscio (contesto storico: terremoto). In campagna elettorale ricordiamo ancora, dal volantino propagandistico della maggioranza uscente, la foto dell’edificio in costruzione con sotto scritto “SCUOLA ELEMENTARE”. Sono passati vari anni scolastici, di anno in anno si ripeteva la promessa che al prossimo Settembre sarebbe stato concluso il nuovo fabbricato e all’inizio di ogni anno scolastico si ritornava alla vecchia scuola in via Guglielmo Marconi, causa: no money. Nell’ultimo periodo la voce che a Settembre 2014 dovrebbe essere pronto il nuovo edificio sembra di nuovo andare in voga: sembra che, utilizzando fondi per gli asili nido dell’ambito territoriale dei servizi sociali, si metterà la parola fine anche a questo nuovo complesso che, però, sarà adibito oltre che a scuola elementare anche ad asilo nido dell’ambito. Speriamo bene. 6. Efficientamento energetico casa comunale. Lavoro di cui si sa poco ma che da un anno o poco più bazzica tra gli uffici comunali. Finalmente è stato appaltato per una somma di più di 400.000 euro ad una ditta locale e presto partiranno i lavori per una sorta di ristrutturazione energetica del nostro Municipio, troppe le perdite di energia. 7. Villa comunale. Da circa 20 anni la villa comunale è in totale abbandono: capita ogni tanto che gli operatori della comunità montana o i volontari di Legambiente vadano a ripulirla, ma ormai l’incuria è a livelli altissimi. L’attuale amministrazione, nel passato mandato, fece una delibera in cui si dava indirizzo di darla in gestione con un project financing di circa 70.000 euro. Stiamo ancora aspettando novelle… probabilmente la volontà è andata scemando. Addirittura c’è chi, forse scherzando, opterebbe per demolire il tutto a favore di un bel parcheggio!!! 8. Vigilanza. A prescindere dagli scandali, la faccenda videosorveglianza-ronda armata è lunga e complessa. All’inizio fu affidata ad una ditta, poi la stessa ritirò il tutto e il Comune rifece il bando. La gara fu vinta da un’altra ditta che oltre a fare videosorveglianza e vigilanza armata notturna concesse, come offerta migliorativa in gara d’appalto, la vigilanza diurna. Nulla di tutto ciò sembrava essersi avverato quando, per mezzo dell’opposizione che fece un’interrogazione in consiglio comunale, venimmo a sapere che la ronda armata notturna è tuttora attiva (da Marzo 2013 a quanto pare) e che per la videosorveglianza si stava aspettando il parere della sovraintendenza ai beni culturali per l’istallazione di una antenna sulla torre del borgo. Se la ronda stia realmente passando non possiamo darvi conferme “oculari”, sul passaggio delle antenne sul borgo le critiche nei confronti dell’amministrazione sono varie: si dice che il parere positivo della sovraintendenza ci sia già da prima dell’esta e poi, di solito, il silenzio è assenso, inutile aspettare mesi, quasi anni, un parere… Attenderemo con la speranza che furti, rapine e tentativi di scassinamento cessino a prescindere. Si ringrazia l’amministrazione per la continua inesistenza di comunicazione.

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Di Thomas Scalera

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