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Il Segreto d’Italia: il film sulle stragi partigiane rifiutato dalle sale italiane

DiThomas Scalera

Gen 17, 2015

Il “Segreto d’Italia” tratta un argomento molto forte, controverso, sul quale hanno taciuto la gran parte dei media e degli addetti ai lavori italiani. Il film di Antonello Belluco parla dell’eccidio di Codevigo compiuto dalle brigate partigiane. Una verità scomoda, taciuta per settant’anni sulla quale i nostri governanti hanno costruito le fondamenta del loro potere. Nessuna sala, tranne una di Padova, ha voluto proiettare il film, nessuna distribuzione ha voluto investire e credere nel prodotto, nessun critico, giornalista o addetto ai lavori ha espresso un giudizio. Tutti zitti, “tengo famiglia”. Tuttavia noi vogliamo dare luce a questa scomoda vicenda sperando che il regista riesca, in qualche modo, come la Guzzanti, a trovare un metodo alternativo di distribuzione, noi speriamo di poterlo vedere e di poter coinvolgere qualche cinema “amico” della nostra testata, facendo in modo che lo proietti. In bocca al lupo al regista, ha tutto il nostro sostegno perché non esistono “verità diverse” ma l’unica verità, quella che i morti assassinati sono tali, da qualunque parte vengano uccisi.

Di seguito il comunicato stampa di Antonello Belluco:

IL SEGRETO DI ITALIA.

Sul film “Il Segreto di Italia” di cui sono regista, come su tutto, ciascuno è libero di dire la sua. Deve essere chiaro però che, un giudizio che possa vantare credito in merito ad un lavoro cinematografico deve provenire esclusivamente dai due soggetti che sono titolati a rilasciarlo.

Il primo sono i critici cinematografici. Questi hanno per lo più taciuto, ovviamente tengono famiglia: il film non è politicamente corretto o meglio… potremmo dire non è allineato con settanta anni di vulgata storica fatta solo di buoni e cattivi su cui si sono arroccati i poteri forti nel nostro Paese.

Il secondo soggetto è il pubblico il quale, per la terza settimana, sta riempiendo l’unico cinema nel quale IL SEGRETO DI ITALIA è attualmente programmato: The Space Cinema di Limena di Padova.

Questi sono i fatti. Se due esponenti padovani dell’Associazione Nazionale Partigiani, scrivono che è un film “brutto e dilettantesco” il giudizio, io dico, non ha valore artistico ma solo politico; e se i giornalisti conformisti riprendendo questi giudizi e pontificano che le distribuzioni non lo vogliono per tale motivo, ingannano l’opinione pubblica come hanno sempre fatto per settanta anni e ancora fanno, per difendere un sistema.

La verità è che per andare nelle sale cinematografiche a dicembre ci vuole un portafoglio colmo di soldi da anticipare alle distribuzioni, soldi che Il Segreto di Italia non ha.

Questa è l’Italia, un Paese dove dalla fine dell’ultima guerra si è nascosto un eccidio efferato di uomini e donne e se qualcuno ne parla, facendo un film, quell’opera è già una “schifezza”.

E se più di 3000 persone che lo hanno già visto lo hanno giudicato eccellente? Allora sono tutti di Forza Nuova e di Casa Pound.

In questo paese registi del “sistema”, spendono, certo non di tasca propria, milioni e decine di milioni di euro per fare un film. Il Segreto di Italia ha avuto venticinquemila euro dalla Regione Veneto, il resto, per arrivare complessivamente a meno di duecentocinquantamila euro, è arrivato dalla generosità di contributi privati.

Se i critici tacciono il pubblico apprezza.

Esponenti dell’ANPI, per lo più oramai costituita da “partigiani” nati a guerra finita, ma che sopravvivono grazie a una montagna di soldi succhiata dalle nostre tasse, denigrino pure il mio film. Io ho parlato di argomenti dei quali ci voleva coraggio a parlare, l’ho fatto con il cuore e senza budget in tasca, mentre a sparare sentenze a spese dello Stato sono capaci tutti.

Il film ci è stato richiesto in varie città per gennaio. E’ una lenta macchia d’olio che arriverà ovunque. Abbiate pazienza e aiutateci nelle vostre zone proponendolo agli esercenti.

Ad aprile/maggio uscirà il Dvd, il libro sul percorso del film e il cd della colonna sonora.

Stiamo lavorando perché questo progetto di verità continui: “ROSSO ISTRIA” è la sceneggiatura che andremo a realizzare il prossimo anno, salvo impedimenti, per parlare delle foibe.

Lavoriamo perché sia riconosciuta la verità e su questa progettare il senso di identità, unità e pace che caratterizza un popolo come il nostro.

Buon Natale a tutti voi!

Antonello Belluco

USCITA A1 CAIANELLO VIA CERASELLE TUTTI I GIORNI DAL LUNEDI AL SABATO ORARIO CONTINUATO 08:00 20:30 DOMENICA 08.00 13.00
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Di Thomas Scalera

Il Guru

14 commenti su “Il Segreto d’Italia: il film sulle stragi partigiane rifiutato dalle sale italiane”
  1. Ricordo sommessamente che la prima società di distribuzione cinematografica italiana è la Medusa…del Gruppo Mediaset…. le tematiche sicuramente sono di interesse del maggior azionista di Mediaset……noto e grande anticomunista (anzi paladino dell’anticomunismo e della lotta all’egemonia culturale della sinistra) Ma non è che il film è solo brutto o fatto male, e questi la buttano in patetica lamentela politica per cercare di vendere qualche copia ?

    1. non sarebbe stato selezionato a Montreal e a 2 festival negli USA pure vincendo come miglio film straniero…

  2. un Paese che rifiuta di confrontarsi con la propria realtà storica non può avere futuro e quando penso alle decine di migliaia di morti eliminati con le modalità più orribili, dentro foibe, bruciati, donne violentate ed uccise….questo mi fa paura perché vuol dire che esiste un ‘ Italia estesa che ha istinti feroci, peggio delle belve…e quest’ Italia è tra noi, è dentro…ed aspetta solo il periodo propizio per scatenarsi come è avvenuto dal 1943 al 1946

  3. Non ci trovo niente di scandaloso fare vedere tramite un flm fatti accaduti realmente.In fondo diciamocela tutta che gli italiani si sono fatti prendere dall’entusiamo per i nuovi venuti inglesi e americani e hanno quindi sfogato tutta la loro rabbia contro i fascisti e’ un a cosa piuttosta nota e accettata .Gli italini si sono pero’ dimenticati del loro impegno a favore del fascismo negli anni addietro .Chi erano chi osannava il duce da tutte le parti d’Italia?erano fantasmi?no erano italiani che volevamo correre dietro all’onda del giorno per opportunismo e per convenieneza .Poi nel 45 tutti si sono dimenticati e hanno corso dietro ai partigiani che si possono dividere un due parti partigiani veri che sono morti e partigiani della convenienza che hanno cambiato la camicia e hanno preso i posti di potere che c’erano da prendere ,un vero assalto alla carrozza .Un film serveper capire di piu’ chi siamo e i nostri errori e punti di forza .Che male c’e’?

  4. Che dire di più di quanto non ha già scritto il coraggioso regista. L’Italia, resistenziale-democratica-rossa-rosa-democristiana, fa schifo e lo dimostra in tutte le manifestazioni dove, per pudore, dovrebbe solo che stare zitta. Inoltre, fare il bilancio dei morti ammazzati da una parte e dall’altra è davvero lugubre, tuttavia la Storia, con la “S” maiuscola, deve far sapere, sottolineare ai più sprovveduti, che i liberatori, i partigiani altro non erano che vigliacchi, voltaggabana, opportunisti ed assassini. E questo film (non l’ho visto) mi pare che abbia il coraggio di evidenziarlo.

  5. Questa e’ l’Italia del catto-comunismo servile e arrogante dove le verita’ storiche scomode sono oggetto di censura strisciante sia da parte delle magiori testate. giornalistiche che delle televisioni, anche e soprattutto di Stato. E’ auspicabile che le nuove generazioni diano un domani la vera e giusta versione di quanto di orribile e delittuoso e ‘ stato compiuto in quei giorni da delinquenti comuni travestiti da liberatori della Patria.. Chi commenta e’ figlio di partigiano che ha lottato in modo democratico ed incruento per la liberazione dell’ Italia dal nazifascismo e per salvaguardarla poi dal totalitarismo comunista di quei tempi.

  6. Questa sarebbe l’Italia che vorrei, quella che tenta di fare pace col passato onorando chi è stato ucciso senza vedere il colore della camicia perchè i deportati, i torturati o gli infoibati non hanno colore, ma solo l’odore dell’infamia. Io sono cresciuto sulle colline di Reggio Emilia nota roccaforte rossa, dove ho cambiato il mio modo di vedere quando, a 17 anni studiando su enciclopedie senza indottrinamenti da parte di professori, ho scoperto che la seconda guerra mondiale fu combattuta e vinta dagli alleati con la partecipazione dei partigiani e non solo per merito della reazione. Da li ho cominciato a ricercare la verità conoscendo altri che aveva il mio stesso desiderio, e a nostra volta abbiamo trovato e consacrato l’eccidio dei 21 di Cernaieto qui in provincia di Reggio Emilia. Resta il fatto sconcertante che per ben 4 volte è stata strappata la croce, e non un simbolo di partito che attribuisse un merito, davanti al bosco dove sono state riesumate i compianti resti di quelle povere anime.

  7. La verità vie sempre a galla!!!!! Bravi mi prenoto per sapere se quando e dove riucirete a far proiettare il film e comunque acquisterò il DVD non appena sarà disponibile. Comunicatemi i dati alla email bogliuno [email protected] Lo stesso dicasi per “Rooso Istria” Grazi e auguri!

I commenti sono chiusi.

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