• Gio. Apr 18th, 2024

Impianto Gesia, documento della rete delle Associazioni e Comitati della città di Teano

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Impianto Gesia nel territorio di Teano, documento della rete delle Associazioni e Comitati

Per un progetto di sviluppo sostenibile del territorio e contro la costruzione da parte della Gesia di un nuovo impianto di trattamento dei rifiuti pericolosi e non pericolosi in località “ S. Croce”

Le sottoelencate Associazioni/Fondazioni/Comitati, esprimono la loro estrema preoccupazione per le possibili conseguenze della Sentenza del Consiglio di Stato n.3479 del 02 febbraio 2023 Sez. IV che, annullando il Decreto regionale di diniego dell’autorizzazione alla Gesia, rimette in discussione la fattibilità della costruzione nell’area ex Isolmer in località “S. Croce” di Teano di un grande e impattante impianto di trattamento di rifiuti pericolosi e non pericolosi.

Non sono contrarie, in linea di principio o, come si suole dire, per partito preso! Non soffrono della sindrome NIMBY (“not in my back yard”, “non nel mio cortile”), ma contrastano il progetto innanzitutto perché confligge con i Piani sovraordinati di programmazione Territoriali regionale e provinciale (PTR e PTCP, entrambi approvati con leggi regionali), che assegnano al territorio del Vulcano di Roccamonfina e al Comune di Teano, che ne fa parte, la destinazione ad “Area centrale della rete ecologica provinciale e regionale” a “valenza paesaggistica e dominanza naturalistica”.

Di più, il PTCP assegna all’area della ex ISOLMER la destinazione a “impianto recente prevalentemente residenziale” e la circonda con un areale di “preminente interesse paesaggistico”.

Inoltre, il prospettato nuovo impianto di rifiuti non risulta compatibile con la destinazione urbanistica dell’area (sia del PUC, assegnata come abbiamo sopra accennato su precisa indicazione del PTCP, che del P.d.F. che la individua come “area agricola”).

Tuttavia, occorre prendere atto, da un lato, che l’incompatibilità urbanistica non è da sola sufficiente a cagionare il rigetto della domanda di autorizzazione e, dall’altra,  che la motivazione del provvedimento regionale di diniego non è stata ritenuta adeguata dal Consiglio di Stato e, di fatto, non raccoglie tutte le criticità evidenziate dal Comune e dalla Provincia nel corso delle varie Conferenze di Servizi, per cui è ora necessario pretendere la sua ri-adozione da parte della Regione, riarticolando adeguatamente le ragioni del diniego.

COSA PUO’ FARE IL COMUNE, PER DARE FORZA A QUESTA POSSIBILITA’?   

Fondamentalmente, per il momento e in attesa di una nuova eventuale Conferenza dei Servizi, TRE cose:

1)- approvare, con immediatezza il Piano Urbanistico Comunale (PUC), le Norme Tecniche di Attuazione (NTA) e il Regolamento Edilizio (RUEC), articolando in quest’ultimo, se del caso, ulteriori norme di dettaglio. Non deve sfuggire, inoltre, che l’approvazione del PUC estenderebbe l’area paesaggisticamente vincolata del Savone delle Ferriere dagli attuali 150 mt. ai 1.000 mt. dalle due sponde.

2)-sollecitare, da subito, la competente Soprintendenza affinché riconosca l’area in parola anche di “Interesse Archeologico”. Il Comune lo ha già chiesto nella passata amministrazione trasmettendo la necessaria documentazione. Occorre ora, con tutto il peso istituzionale del Comune, raggiungere il risultato;

3)-raccogliere, verificare e aggiornare tutte le più importanti argomentazioni già evidenziate dagli Uffici del Comune e dai Consulenti sottoposte alle varie Conferenze dei Servizi, per ricavarne un “Dossier Gesia” da utilizzare nelle varie fasi del nuovo procedimento;

 E’ bene, infine, ricordare che la prevista automatica variante allo strumento urbanistico dell’Autorizzazione Unica (ex art. 208 del Codice dell’Ambiente), anche in presenza di un parere contrario in Conferenza dei Servizi del Comune (in verità presentata come inevitabile “spada di Damocle” e, invece, molto dibattuta con esiti diversi in Giurisprudenza), sarebbe nel caso di Teano quasi impossibile da motivare, atteso che tutte le Amministrazioni di programmazione (territoriale e urbanistica: Regione, Provincia e Comune) riconoscono, in sostanza. la non idoneità dell’area interessata ad ospitare l’impianto.

Le Associazioni firmatarie, si impegnano a sviluppare come rete tutte le iniziative operative e di sensibilizzazione ritenute indispensabili a contrastare la realizzazione del suddetto impianto e a difendere la possibilità del Comune di dotarsi di un piano strategico di sviluppo sostenibile.

IN FEDE – Teano 17/04/2023

Documento già sottoscritto dalle seguenti Associazioni

Comunità “Laudato Sì-Eco polis-Teano-Vulcano di Roccamonfina”

Comitato cittadino “No Imp- Teano”- No all’impianto di rifiuti speciali

Pro Loco “Teano e Borghi”

Comitato “Casamostra Rinasce”

La rete delle Associazioni è in attesa di altre adesioni

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Documento senza titolo

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