ROMA – Una tassa del 58,5% sulle sigarette elettroniche ‘salvera’ gli agenti penitenziari. Per loro non ci saranno i tagli previsti e per far fronte al costo stimato in 35 milioni di euro, si tasseranno le sigarette elettroniche. Un ‘tesoretto’ che il governo in realtà meditava di utilizzare per vari scopi, ma che ora il Senato sembra avere ‘ipotecato’ in nome dell’emergenza delle prigioni italiane. La commissione Giustizia del Senato ha approvato l’emendamento del Pd firmato da Lumia e Casson al dl svuota-carceri.
La norma prevede una tassazione del 58,5 per cento, quanto quella in vigore per il pacchetto di bionde, da applicare al prezzo di vendita dei kit delle sigarette elettroniche e delle ricariche, sia quelle contenenti nicotina che quelle contenenti essenze. In questo modo si recupererebbero i 35 milioni di mancati introiti provenienti dalla mancata riduzione del personale di polizia penitenziaria nel 2013 e ulteriori 35 milioni nel 2014. Sarà il ministro dell’Economia e delle Finanze, “con decreto da adottarsi entro il 31 agosto 2013”, a stabilire le procedure per la variazione dei prezzi di vendita al pubblico.