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Legittima difesa. Occorre una legge immediatamente

“Tragedie come quella di Lodi sono una dannosa sconfitta per tutta la nostra società umana. Dobbiamo evidenziare che prima di tutto lo Stato non è purtroppo oggi in grado di svolgere la sua funzione: difendere la vita, la sicurezza e la proprietà dei cittadini. Quando una persona è costretta da sola a difendersi sarebbe assurdo che la persona stessa sia definitivamente perseguitata per questo”. Il caso del ristoratore di Lodi oggi rappresenta per lo Stato l’ennesima vergognosa sconfitta. La responsabilità di questa morte oggi non è certo di chi ha difeso con i denti la propria proprietà, è prima di tutto di chi ha aggredito la proprietà di una persona, e poi dello Stato che non ha saputo evitare il dramma umano. Perché la politica non prende dei provvedimenti seri per risolvere la delicata questione? tutto questo dramma rende urgente l’approvazione delle proposte sulla tematica della sicurezza pubblica, oggi bisogna intervenire per risolvere definitivamente la questione. Proprio in questi giorni stiamo assistendo ai giorni dedicati ai “Security Days” giorni didattici importanti dove all’interno della nostra collettività, viene affrontata con tangibilità la tematica della legittima difesa, ma soprattutto la tematica che riguarda il totale potenziamento delle Forze dell’Ordine. La situazione resta scandalosa, non può il nostro paese trasformarsi in un spietato Far West. Non vogliamo certo un sistema nel quale tutti noi esseri umani ci facciamo giustizia alla Charles Bronson,- la giustizia alla Bronson – è il netto contrario dello stato liberale, ma il diritto di difendere la propria incolumità, quella dei propri cari delle proprie cose è un diritto naturale dell’uomo. Le istituzioni politiche devono passare dalla legittima difesa al sacrosanto diritto della difesa. Oggi sul quadro normativo si è aperto il dibattito sull’opportunità di rivisitare le norme sulla legittima difesa. Questo punto non può più essere accantonato. Le istituzioni politiche devono capire se l’ipotesi della legittima difesa come prevista sull’ordinamento è adeguata a certe circostanze. Oggi con la giustizia “fai da te” lo Stato si delegittima e questo non è un bene per la collettività, bisogna non delegare più la sicurezza ai privati. Negli Stati Uniti D’America, dove è definitivamente passata l’idea che ci si possa fare giustizia da soli, oggi c’è un tasso di omicidi molto alto tra la popolazione americana. Altri Stati impongono invece che l’intruso entri oltre la porta di casa forzandola o aprendola. Ordinano che il proprietario, se è una villa unifamiliare, esponga chiaramente cartelli con l’intimazione a non entrare. “No trespassing”, perché sia chiaro che l’estraneo sta intenzionalmente e deliberatamente violando il divieto legislativo, prima di sparare. Gli avvocati, anche nei molti siti online di consulenze e di informazione generale, invitano come sempre a ricorrere ad alternative meno drastiche dell’aprire il fuoco se possibile. “Sparare a un intruso” trova sempre le sue dinamiche negative nella legge, per colui che compie il reato c’è sempre la gravissima conseguenza penale, civile, con danni pecuniari alla vittima, se sopravvive, o ai suoi eredi, se ci resta. E’ vero che le giurie popolari tendono a essere comprensive con chi ha ecceduto nell’autodifesa e i tribunali americani, a differenza di quelli italiani, concedono ai giudici e alle giurie un’ampia discrezionalità nel giudicare. Ma se oggi andiamo oltre la leggenda e il mito, si vedrà che anche il Far West non è più tanto Far West come si crede.

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