• Ven. Mar 29th, 2024

L’invadenza genitoriale travestita da premura e sacrificio

DiAntonella Viccaro

Mag 3, 2023

Siamo al Sud, e si sà, al Sud la famiglia d’origine è considerata sacra e intoccabile. Le mamme onnipresenti e onnipotenti dominano nelle case e nei cuori dei loro figli fino all’età del pensionamento, attraversando con costanza tutte le fasi della vita di questi ultimi. Ognuna con un modo di fare specifico ma sempre finalizzato a non fare cadere il famoso cordone ombelicale, che in realtà, dovrebbe staccarsi ad una settimana dalla nascita. Al di là dell’aspetto giocoso e retorico occorre riflettere, però, su quelli che sono gli atteggiamenti distruttivi che possono innescarsi verso i propri figli e creare, nella loro vita futura, seri problemi relazionali. Ho esperienza in quanto nata in un piccolo paesino campano da madre romana (dunque con usanze diverse e un forte spirito di riservatezza) di come, effettivamente, fosse impostata la famiglia qui al Sud, mia nonna paterna, cresciuta a pane, ricotta e zucchero nell’entroterra casertano senza un istruzione che superasse la terza media, ad esempio, è diventata il classico modello di ” madre padrona”. Tre figli, due femmine, un maschio, a suo dire prediletto. Donna sicura di sé, suocera invadente anche se ottima cuoca e nonna disponibile ed affettuosa nei nostri riguardi. Il classico stereotipo di donna che deve “comandare” . È uno stereotipo che si ritrova, ad oggi, in gran parte delle famiglie del nostro territorio, ed è causa di enormi problemi relazionali. Bisogna comprendere che, dare alla luce dei figli, non significa assolutamente possedere le loro idee nei corso della vita, decidere al posto loro quali studi intraprendere o quante ore di lavoro svolgere, non significa soprattutto tirarli verso di sé piuttosto che spronarli ad aprirsi al mondo con tutto ciò che comporta. Dare alla luce un figlio, senz’altro vuol dire prendersene cura, ma farlo con la consapevolezza che un domani non sarà più nostro, ma dovrà avere altri punti di riferimento nella società, nelle relazioni, nella formazione, nel lavoro. Il ruolo preponderante della madre è creare un individuo in grado di autogestirsi e di realizzarsi soprattutto autonomamente. Noi mamme dovremmo essere un porto sicuro, non si può chiedere il permesso a trent’anni per uscire con la propria donna oppure fare un viaggio all’estero. L’obiettivo dev’essere creare un uomo in grado di autodefinirsi e di dare soprattutto priorità ad altro prima che alla famiglia d’origine, che, ci sta, per il pranzo della domenica ma non deve prendere mai il posto della famiglia che ci si crea.

USCITA A1 CAIANELLO VIA CERASELLE TUTTI I GIORNI DAL LUNEDI AL SABATO ORARIO CONTINUATO 08:00 20:30 DOMENICA 08.00 13.00
Documento senza titolo

Sostieni V-news.it

Caro lettore, la redazione di V-news.it lavora per fornire notizie precise e affidabili in un momento lavorativo difficile messo ancor più a dura prova dall’emergenza pandemica.
Se apprezzi il nostro lavoro, che è da sempre per te gratuito, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci. Vorremmo che il vero “sponsor” fossi tu che ci segui e ci apprezzi per quello che facciamo e che sicuramente capisci quanto sia complicato lavorare senza il sostegno economico che possono vantare altre realtà. Sicuri di un tuo piccolo contributo che per noi vuol dire tantissimo sotto tutti i punti di vista, ti ringraziamo dal profondo del cuore.

Di Antonella Viccaro

1992 diplomata nel 2010 presso il Liceo Pedagogico e delle Scienze Umane di Vairano scalo. Autrice del romanzo " La bambina che ha conosciuto il ferro" 2019.

error: Content is protected !!