Lo stesso disinfettante va utilizzato per sanificare il cavo orale
Significativo il messaggio del Dottor Zarrillo
MARCIANISE. Disinfettare il cavo orale può essere un efficace sistema di prevenzione al coronavirus. Ne è convinto Pasquale Zarrillo, medico dentista di Marcianise che da tempo dà consigli e semplici indicazioni di salute ai cittadini.

“Da giorni- spiega il medico– ci ricordano di disinfettare ed igienizzare le mani per evitare che il virus venga a contatto con la mucosa della bocca ma è utile, in questi casi, procedere anche con una sanificazione del cavo orale per evitare che questa terribile minaccia scenda, attraverso la gola e le vie respiratorie, fino ai polmoni dove causa ingenti danni”.
Cosa fare, dunque? Basta un semplice risciacquo- o meglio ancora dei gargarismi-con la Clorexidina: “disinfettante di sintesi chimica antisettica- dice Zarrillo- che si è rivelata lo strumento ideale per limitare la carica batterica che può favorire virus o infezioni”. Trovarla in commercio non è difficile (è contenuta in moltissimi colluttori) in diverse percentuali: 0,12 o 0,2%.
Entrambi le concentrazioni sono ottime ed efficaci ed utili per risciacqui e gargarismi, “la differenza- aggiunge lo specialista- è nei tempi di utilizzo: un mese, nel caso di concentrazione minore; 10 giorni nel caso di Clorexidina allo 0,2%”.

“Studi medici e scientifici- ricorda Zarrillo- hanno dimostrato che l’uso di questo principio attivo nella disinfezione del cavo orale rende meno esposto a virus e batteri il soggetto. Non solo, data l’elevato potere battericida della Clorexidina, i prodotti a base di questo principio possono essere utilizzati come valida alternativa agli igienizzanti per le mani come la famosa Amuchina che sembra ormai introvabile”. Il sistema è lo stesso: strofinare le mani con la Clorexidina nel modo e nei tempi consigliati dalle autorità.
Un’ultima nota in chiusura per gli amanti delle quattro zampe: la clorexidina è infatti un valido alleato contro il coronavirus anche per gli animali domestici. Shampoo al 4% e risciacqui con concentrazioni minori, sono i consigli degli esperti per evitare casi di coronavirus tra i cani e i gatti che vivono nelle nostre case
COMUNICATO STAMPA.

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