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Martone scrive al Prefetto. Dubbi su una determina dell’Ufficio Tecnico

DiThomas Scalera

Ago 28, 2014

martone

Il testo della Comunicazione del Consigliere Martone:

“in riferimento alla determina del settore Tecnico atto n° 110 del 08/08/2014 Reg. Gen. Si fa osservare quanto segue.

  1. E’ stato dato inizio ai lavori di ripristino del manto stradale in Via IV Novembre prima della scadenza dei quindici giorni di affissione all’ albo pretorio, della determina, prevista per il 27 Agosto 2014.

  2. Riteniamo non sia stata rispettata la Legge, richiamata anche in Determina, 163/2006 Articolo 125 che recita testualmente: Per servizi o forniture di importo pari o superiore a ventimila euro e fino alle soglie di cui al comma 9, l’affidamento mediante cottimo fiduciario avviene nel rispetto dei principi di trasparenza, rotazione, parità di trattamento, previa consultazione di almeno cinque operatori economici, se sussistono in tale numero soggetti idonei, individuati sulla base di indagini di mercato ovvero tramite elenchi di operatori economici predisposti dalla stazione appaltante. Per servizi o forniture inferiori a ventimila euro, e’ consentito l’affidamento diretto da parte del responsabile del procedimento. In questo caso quindi non vi è rispetto soprattutto della trasparenza, rotazione e parità di trattamento; inoltre non ci risulta da quale elenco di operatori siano state aggiunte due(non altre 4) imprese per la necessaria indagine di mercato

  3. Non è stato reso pubblico soprattutto sul sito web Istituzionale del Comune di Vairano Patenora le relazioni sia della Polizia Municipale, sia dell’ Ufficio Tecnico, non è stato reso pubblico il costo per mq di conglomerato fatte dalle Ditte Interpellate, non è stato reso pubblico uno schema di eventuale progettazione dei lavori da eseguire.

  4. In ultimo vi diffidiamo a prevedere eventuali compensazioni dei costi dei lavori con i fitti che la Ditta ICI SRL “dovrebbe” al Comune di Vairano Patenora per l’ affitto della Cava Pizzomonte, per due principi di fondo: a) perché non può sussistere canone di fitto di uso civico se non per l’uso temporaneo previsto dalla Legge; cosa al momento non in essere, anzi elemento di contenzioso; b)perché una tale conclusione farebbe decadere totalmente la procedura in base alla quale si è inteso affidare i lavori con la procedura del richiamato art. 125, per importi inferiori a 40.000€.

Si prega, in conclusione, di evitarci la costrizione di rivolgerci alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti.

 

Il Consigliere Comunale

Gianpiero Martone

Documento senza titolo

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Di Thomas Scalera

Il Guru

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