Ecco cosa hanno realizzato gli studenti
MERCOGLIANO (AV). La trattazione di un argomento come il femminicidio, carico di tanta valenza e connotazione di attualità, di socialità, di potenziale educativo é un’impresa non facile ed ardua che spesso corre il rischio di cadere nella retorica dei canoni delle discipline sociopsicopedadogiche, senza mai arrivare ai destinatari con i suoi messaggi più schietti ed autentici di denuncia, di sensibilizzazione, di condivisione emotiva e partecipativa. Un esempio tangibile si può trovare esposto nell’atrio dell’I.C. Mercogliano, la cittadina irpina ai piedi di Montevergine, domina la scena un’enorme installazione artistica che cattura l’attenzione di chiunque si rechi nella scuola.Si tratta di una gigantesca scarpa stilizzata di un rosso intenso alta 3 metri e lunga 4 punteggiata da volti di donna, non donne qualsiasi, donne divenute tristemente famose perché vittime di una delle più atroci piaghe del nostro tempo !


Volti come quelli di Sarah Scazzi, Melania Rea,Yara Gambirasio non li dimenticheremo mai, al di là del clamore mediatico che hanno suscitato: l’immagine che ci resta e’ quella di donne raffigurate in pose e momenti felici col sorriso che le avrebbe sempre dovute contraddistinguere, un sorriso che è stato brutalmente spento per sempre.
All’opera è stato attribuito il primo premio del concorso “Be Help-is” organizzato dalla Cooperativa sociale La Goccia di Avellino (www.cooperativalagoccia.it): essa è frutto del lavorodegli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado dei tre plessi dell’I.C. Mercogliano, realizzata in sinergia dopo la visita delle psicologhe e sociologhe de “La Goccia” nell’auditorium della scuola che, attraverso attività apparentemente ludiche, sono riuscite a trattare importanti temi sociali proponendo agli alunni la partecipazione al concorso sulla violenza di genere, concorso che ha poi visto la partecipazione di molte istituzioni scolastiche del comprensorio irpino.


Gli alunni sono stati guidati nella realizzazione ed ideazione di questa gigantesca “scarpa” tridimensionale dai docenti di Arte ed immagine, i Proff. Giuseppe De Maio ed Alma Calabrese dell’ I C Mercogliano, diretto dalle valenti Dott.ssa Alessandra Tarantino e dalla Vicaria Prof.ssa Anna Capossela.
Il progetto è stato reso possibile grazie all’entusiasmo e alla partecipazione degli alunni che hanno anche composto delle frasi dimostrando che il messaggio di sensibilizzazione è stato davvero recepito: frasi ed immagini si succedono sotto forma di riflessione e di vero e proprio ammonimento, con la speranza condivisa eaffinchè episodi tanto efferati non riempiano più i titoli dei telegiornali.

Di rilievo é notare che, in un periodo tanto difficile per gli adolescenti di oggi, dove si affollano e moltiplicano termini come “stese”, “paranza” e “baby gang”, la scuola riesca ancora a porre un’argine educativo a tutti i modelli negativi selvaggiamente proposti dal profitto e dalla speculazione di una comunicazione trash, attraverso la diffusione di valori che possono essere racchiusi in un’unica parola…sensibilità.
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