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Migranti. Quell’Europa che ci chiude la porta in faccia, anzi un muro

DiRedazione V-news.it

Set 9, 2016

Dunque l’italia confina con:

  • Francia che attualmente esercita un moderato controllo alle frontiere che però tende a diventare sempre più forte, e con le elezioni che si avvicinano diventerà un muro.
  • Svizzera che non fa passare nessuno, e rimanda indietro quelli che sfuggono ai controlli
  • Austria che ha gli stessi problemi della Francia a livello politico e sta pensando alla costruzione di una serie di muri. E’ di oggi la notizia dello stop alle richieste di asilo e all’attivazione dei respingimenti (come in Svizzera)
  • Slovenia che ha già eretto i primi muri con la Croazia e che non si farà scrupolo di farlo con l’Italia

Sarebbe meglio tenere bene a mente quello che accade sul terreno più che discutere su come vorremmo che fosse la realtà.

L’Italia effettivamente non può erigere muri e tuttavia è falso affermare che non esista una via per respingere (e riportare in Africa) i migranti. Si tratta di una scelta.

Una precisa scelta politica che non ha nulla a che fare con una ideologia, la carità oppure il buonismo. E’ una precisa scelta per l’utilizzo di denaro pubblico nella così detta accoglienza. Un fiume di denaro pubblico che va ha enti cattolici, cooperative bianche, cooperative rosse, amici dei politici.

Lo schema solito e perfetto.

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A pagare sono i cittadini:

  • con l’ennesimo sperpero di denaro
  • con la propria incolumità e il peggioramento degli standard di vita sul territorio

Pare banale dirlo, ma questi immigrati Africani, intrappolati in Italia avranno fame, avranno freddo, vorranno il calore umano di una donna.

Capisco che sollevare il problema oggi appare politicamente scorretto, tuttavia credo che prima di ogni altra politica di aiuto ai paesi Africani, l’Italia debba spendere risorse e denaro pubblico per una politica feroce e inflessibile dei respingimenti, utilizzando l’esercito e tutta la sua influenza per costringere i paesi di partenza a riprendersi tutti indietro. E non mi venite a dire che è impossibile. Stiamo parlando o di Nazioni a cui manca tutto oppure a nazioni che dipendono dall’Italia per il loro export di beni e idrocaruri.

Io resto esterrefatto per come questo enorme problema di ordine pubblico, sanitario e di identità venga ignorato. E so già che verrà ignorato fino a quando una catena irreparabile di eventi avrà ammazzato, ferito, stuprato abbastanza italiani.

Io me ne rimango qui. Siate consapevoli, siate preparati.

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