Comunicato stampa dell’Associazione Mondragone Bene Comune
MONDRAGONE. Dobbiamo dare atto alla minoranza consiliare, a Giovanni Schiappa, ad Achille Cennami, a Pasquale Marquez, a Valerio Bertolino e ad Alessandro ed Antonio Pagliaro di aver preso finalmente di petto la questione scandalosa dell’inconferibilità/incompatibilità e del conflitto d’interesse del consigliere Alessandro Rizzieri, capogruppo consiliare di Unione Popolare (la <storica> lista civica di Michele Zannini), delegato illegittimo al welfare, consigliere dell’ASI, nonché capo segreteria del consigliere regionale Giovanni Zannini, il figlio di Michele.
Sandro Rizzieri, consigliere di lunghissimo corso, già presidente del Consiglio comunale e già assessore, che non ha avuto neppure la decenza di astenersi (allontanandosi) dall’approvazione del bilancio consolidato del comune, che considerava il bilancio del Consorzio ASI che lui stesso aveva presentato in quanto contemporaneamente anche componente del Consiglio direttivo di quest’ultimo.
E tutto questo (sia la nomina illegittima di Rizzieri all’ASI da parte del sindaco, sia la delega illegittima al welfare conferitagli da questo sindaco e sia- infine- l’approvazione del bilancio consolidato del comune da parte di Rizzieri in palese conflitto di interesse)si è consumato sotto gli occhi di una Segretaria comunale che anche in quanto RPCT avrebbe dovuto esercitare almeno un minimo di controllo e verifica e cercare di contrastare queste enormità.
La minoranza di Schiappa su questa brutta vicenda ha presentato una puntuale segnalazione all’ANAC, che –a parere dell’AMBC– andrebbe divulgata e portata a conoscenza della cittadinanza, se non altro per far conoscere a che punto di degrado istituzionale siamo arrivati con questa amministrazione. Ma all’ex sindaco Schiappa e ai consiglieri di minoranza chiediamo di continuare a dare battaglia sulle tantissime <vergogne amministrative> e sulle innumerevoli illegittimità di questo sindaco e dei suoi.
A partire dallo scandalo del palazzo degli eredi Tarcagnota e da quello del Cimitero comunale. Bene hanno fatto a chiamare in causa la Soprintendenza su quella <Fabbrica di San Pietro> che è diventata quella porzione di palazzo in condomino che il comune acquistò dagli eredi Tarcagnota. Ma il vero scandalo è il non averla destinata- in barba alla norma e agli accordi istituzionali– a Centro Servizi Turistici- CST, per il quale il comune aveva avuto una barca di soldi pubblici. Fino a quando il comune è stato governato da Schiappa tutti gli atti riguardanti questo palazzo hanno sempre fatto riferimento al CST. Con l’arrivo di Pacifico, invece, il CST improvvisamente scompare per fare posto illegalmente ad un generico Centro Culturale.
Caro Schiappa, portiamo la questione in regione ed anche- se del caso– davanti alla Commissione Europea. Per dare finalmente a Mondragone e alla Costa Domiziana quel CST che potrebbe contribuire a rilanciare il turismo e lo sviluppo. Ma presentate in Consiglio comunale, cari consiglieri di minoranza, anche una mozione per regolamentare i servizi cimiteriali a domanda individuale, stabilendo finalmente la modalità di gestione di questi servizi e le relative tariffe (aggiornando anche quelle relative al trasporto salme). Presentatela prima del 2 Novembre prossimo. Sarà un modo per onorare degnamente i nostri cari defunti. Fate la vostra parte per mettere fine ad un intollerabile abusivismo e ad una pericolosa anarchia che allignano da decenni nel nostro cimitero e che lo hanno –tra l’altro– trasformato in un luogo perennemente lurido e trasandato. E fottetevene di chi potrà miseramente appellarsi al solito refrain di <quando c’eravate voi>, anche perché ci sono stati sempre anche loro … . Come si suol dire: <Meglio tardi che mai>. Ricordandovi però che <più diventa tardi e più somiglia a un mai>.
Foto di copertina: Giovanni Schiappa
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