• Mar. Mar 19th, 2024

Mondragone. L’AMBC: “Sui rifiuti continuano ad essere gravemente inadempienti”

Comunicato Stampa dell’Associazione Mondragone Bene Comune

MONDRAGONE. Le discariche urbane con montagne di rifiuti  di ogni tipo continuano ad essere disseminate per la città (quella di Via Savona, a due passi dal meccanico di strada, ovvero con officina al sole, si ingrossa sempre di più e dopo ogni sua rimozione risorge puntualmente). I soliti criminali dell’ambiente continuano- indisturbati e impuniti– a gettare rifiuti per strada. Le strade continuano ad essere sporche e di operatori ecologici dediti allo spazzamento neppure l’ombra. Si profila, insomma, un’altra estate carica di monnezza. Non c’è niente da fare: con questo assessore “nuovo di zecca”, con questo sindaco “vecchio di 3 anni”, con questi responsabili d’ufficio e con questi gestori non riusciremo a voltare pagina in tema di gestione dei rifiuti. “Da tempo l’AMBC, ha dichiarato il suo portavoce Gianni Pagliaro, insiste sulla necessità di favorire- anche su scala locale– un processo di riconversione verso l’economia circolare, attraverso l’aumento esponenziale della raccolta differenziata, la tariffazione puntuale, la costruzione di impianti di riciclo e per la riparazione dei prodotti, sia per i rifiuti urbani che per quelli speciali, per ridurre l’uso di risorse ed energia, riducendo a pochi punti percentuali, rispetto al totale, il conferimento alle discariche e agli inceneritori. Ma non c’è interlocutore alcuno nell’Amministrazione Pacifico con il quale poter affrontare queste questioni, che richiederebbero un grande progetto e una “Politica seria”, per citare il nostro amico Giampaolo ROMANO. Per questi signori, ha continuato Pagliaro, esistono soltanto le ”poltrone” da “regalare”,  preferibilmente a chi di quelle materie oggetto della delega assessorile non ne sa nulla, come è successo di recente proprio sui rifiuti. L’emergenza COVID-19 ha generato un’ampia varietà di rifiuti, come mascherine, guanti, tute e altri materiali monouso. È necessario, nel limite del possibile, ridurre l’uso dei materiali monouso e promuovere l’utilizzo di materiali riutilizzabili. E per strada già si scorgono buttate qua e là tante mascherine. Ma con chi parlare di tutto ciò? Non riescono neppure a rispettare, ha concluso Gianni Pagliaro, gli obblighi ARERA in tema di trasparenza del servizio dei rifiuti, come previsti dalla Delibera n. 444/19. Obblighi che sono già a regime per  tutti, ma non per Pacifico&Co”. “Avrebbero dovuto attivare, ha precisato il leader dei Verdi Giampaolo ROMANO, tutti gli strumenti necessari per rendere accessibili e comprensibili i documenti e le informazioni agli utenti in tema di rifiuti, ma ad oggi non hanno fatto nulla. Avrebbero dovuto predisporre e mantenere aggiornata un’apposita sezione del proprio sito Internet dedicata alla trasparenza del servizio erogato, facilmente accessibile dalla home page. Ma questa apposita sezione ancora non c’è. Si ricorda- ha precisato l’avv. ROMANO– che la tempistica individuata dal legislatore per ottemperare alle regole “Trasparenza nel Servizio Rifiuti” ha visto la data ultima del 1° luglio 2020 per i Comuni con popolazione superiore ai 5.000 abitanti. Quindi, Mondragone e il suo gestore a distanza di 6 giorni dalla scadenza del 1° luglio risultano inadempienti. E, nostro malgrado, dopo aver segnalato pubblicamente a Pacifico e ai suoi uffici –il primo giorno di luglio- l’inadempienza e atteso qualche giorno, ha continuato ROMANO, ieri –di fronte al persistere dell’inadempienza-siamo stati costretti ad inviare per pec una segnalazione all’ARERA. Come già annunciato e non avendo ricevuto dal sindaco Pacifico risposta alcuna, abbiamo anche inviato per pec un esposto alla Procura della Republica affinché accertino se i materiali andati a fuoco la sera dell’8 giugno in località Triglione fossero quelli che gli uffici comunali avevano chiesto al gestore di togliere ad horas alcuni giorni prima del rogo. Abbiamo ottenuto di conoscere pubblicamente a che punto sono le indagini sull’enorme macchia marrone comparsa tempo fa all’Agnena. E i giornali ne hanno dato ampio risalto. Dobbiamo prendere la buona abitudine-ha concluso l’avv. Giovanni ROMANO-di essere inflessibili sulle responsabilitàsia pubbliche che private– e pretendere che chi sbaglia, ritarda, omette e non fa il proprio dovere debba risponderne. Da queste responsabilità, troppe volte disattese, dipendono la nostra salute e la salute dell’ambiente in cui viviamo.”

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