• Gio. Apr 25th, 2024

Napoli. Morta col mal di pancia

L’autopsia rivela il perché

Aveva in grembo un feto senza vita

Napoli. La donna di 36 anni deceduta lo scorso 18 gennaio nell’ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli, dove era stata dimessa per una lombosciatalgia tre giorni prima, è Anna Siena.
L’autopsia però rivela che il motivo della sua morte è ben diverso: aveva in grembo un feto senza vita.
Ad accertarlo è stato dunque l’esame autoptico, eseguito ieri nel Secondo Policlinico, a distanza di non pochi giorni dal decesso.
Anna, prima di morire, ha vissuto un vero e proprio calvario: gli analgesici prescritti dai medici, una volta assunti, attenuarono i dolori all’addome,  ripresentati poi, ancora più forti, nei giorni successivi, costringendo la famiglia, assistita dagli avvocati Sergio e Angelo Pisani, a riportarla in ospedale con urgenza, dove poi è deceduta.
La Procura di Napoli ha iscritto nel registro degli indagati, per omicidio colposo, i due medici che visitarono la donna il 15 gennaio.
Gli avvocati che tutelano gli interessi della famiglia della donna hanno dichiarato: “È assurdo che nel 2019 un paziente esca da un pronto soccorso per dolori lancinanti a stomaco e schiena senza essere sottoposta a tutti controlli del caso, quando a volte anche una semplice radiografia può salvare la vita. Speriamo che oltre alla magistratura anche il ministro della Sanità si attivi per fare chiarezza su questo ennesimo caso che vede coinvolta una giovane di appena 35 anni che molto probabilmente poteva essere salvata”
È probabile che l’esito dell’autopsia aggraverà ulteriormente la posizione dei medici dell’ospedale napoletano.

USCITA A1 CAIANELLO VIA CERASELLE TUTTI I GIORNI DAL LUNEDI AL SABATO ORARIO CONTINUATO 08:00 20:30 DOMENICA 08.00 13.00
Documento senza titolo

Sostieni V-news.it

Caro lettore, la redazione di V-news.it lavora per fornire notizie precise e affidabili in un momento lavorativo difficile messo ancor più a dura prova dall’emergenza pandemica.
Se apprezzi il nostro lavoro, che è da sempre per te gratuito, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci. Vorremmo che il vero “sponsor” fossi tu che ci segui e ci apprezzi per quello che facciamo e che sicuramente capisci quanto sia complicato lavorare senza il sostegno economico che possono vantare altre realtà. Sicuri di un tuo piccolo contributo che per noi vuol dire tantissimo sotto tutti i punti di vista, ti ringraziamo dal profondo del cuore.

Di Thomas Scalera

Il Guru

error: Content is protected !!