• Ven. Apr 19th, 2024

Nazionale, la fine dell’azzurro: con la Grecia gli azzurri diventano verdi

Nuova divisa e nuovo colore per l’Italia. Gravina: «Celebriamo il rinascimento del nostro calcio, il colore simboleggia il lavoro che stiamo facendo con i giovani»

Forza azzurri? No, forza verdi. Sabato, per la partita della Nazionale italiana con la Grecia, dovremo resettare il tifo. È vero, da anni ormai non ci sono più le mezze stagioni, e da anni non esistono più certezze sulle maglie delle squadre, create da stilisti impazziti senza tener conto dei colori sociali dei club. O della loro storia: ultima la Juventus, che ha abbandonato le righe bianche e nere per vestirsi come i fantini di una contrada senese.

Adesso crolla l’ultimo baluardo: la maglia della Nazionale. Gli azzurri non saranno più azzurri ma verdi. Per una partita soltanto, perché già contro il Liechtenstein tra una settimana si dovrebbe già tornare ai colori classici, ma il precedente resterà. Le motivazioni? Diciamo macchinose: «Il verde simboleggia il grande lavoro che stiamo facendo con i giovani e la Nazionale di Mancini ne è un esempio straordinario». Parole e musica del presidente federale Gabriele Gravina, al quale il nuovo kit di divise piace tantissimo. Una scelta, spiega il comunicato ufficiale della Federcalcio, che si ispira all’architettura e ai tessuti del periodo rinascimentale ma anche i giovani talenti azzurri (o verdi). Sempre Gravina: «Vogliamo celebrare il rinascimento del calcio italiano, in campo e fuori, con un simbolo che non sostituisce l’azzurro, ma lo rende ancora più luminoso».

Un modo romantico, anzi rinascimentale, per mimetizzare la più banale delle operazioni di marketing. Pare che di questi tempi il verde vada con tutto (la Fiorentina, giusto per citarne una, in verde ne ha segnati tre al Milan) e pur di vendere qualche maglietta in più la Figc ha rispolverato — così pare — una divisa indossata 65 anni fa dall’Italia. Ma allora c’era una motivazione: la sfida era con l’Argentina e l’arbitro, viste le maglie, si impuntò: scusate ma rischio di fare confusione, l’Argentina è bianca e azzurra quindi voi che siete i padroni di casa trovate una divisa che non sia né bianca né azzurra. E spuntarono undici magliette verdi, un unicum che non è mai più ricomparso nelle divise della nostra Nazionale maggiore (lo usavano le giovanili, ma questo è un altro discorso). Fino a sabato prossimo.

Dice: non è mica la prima volta che l’Italia tradisce il sacro colore azzurro per inseguire nuovi mercati. Nella Confederations Cup del 2009, gli azzurri si inventarono pantaloncini marroni tendenti al bronzo. Chi se ne ricorda? Quasi nessuno, fortunatamente.

Una curiosità: lo staff tecnico continuerà a indossare il blu. Del resto le divise degli allenatori non hanno grande mercato… Precisazione del c.t. Roberto Mancini: «Io preferisco l’azzurro. Poi vediamo come sta in campo. È strano da vedere perché comunque siamo abituati all’azzurro e al bianco, e io sono abbastanza old fashion sulle maglie». Mica solo lui.

USCITA A1 CAIANELLO VIA CERASELLE TUTTI I GIORNI DAL LUNEDI AL SABATO ORARIO CONTINUATO 08:00 20:30 DOMENICA 08.00 13.00
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Di Redazione V-news.it

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