
Nella giornata di ieri le forze dell’ordine hanno arrestato 47 persone appartenenti ad un’organizzazione criminale

Nocera inferiore provincia di Salerno.
Nella zona di Piedimonte e Montevescovado le forze dell’ordine stavano indagando da tempo su una varietà di attività illegali arrivate anche nel carcere di Salerno,a Fuorni.

Si erano create due piazze di ‘commercio illegale’ affiliate con la ‘famiglia’ napoletana Mazzarella, una esterna, nell’agro nocerino sarnese,e l’altra interna, nel carcere di Salerno.
Nella giornata di ieri la squadra mobile di Salerno diretta dal vicequestore Marcello Castello,insieme al Corpo della Polizia Penitenziaria e del Nucleo investigativo,
ha eseguito un’intervento cruciale nei confronti delle criminalità locale a causa di traffici illeciti di sostanze stupefacenti.
Il Gip del Tribunale di Salerno,a riguardo, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 47 persone,tra cui Michele Cuomo, già noto alle forze dell’ordine,
tutti coinvolti nelle attività illecite e con l’accusa di estorsione ai danni degli imprenditori della zona.
Nella conferenza stampa tenutasi nella mattinata di ieri,Giuseppe Borrelli,procuratore capo di Salerno ha dichiarato quanto segue
:”Abbiamo eseguito in varie città d’Italia,un’ordinanza di custodie cautelari a carico di 47 persone per reati vari che vanno dal reato di associazioni a delinquere,all’estorsione,alla corruzione e così via.
Durante le attività investigative abbiamo sequestrato 30 telefoni cellulari e 20 schede sim tutti appartenenti a detenuti e questo è stato il campanello d’allarme.
Quindi,c’è una facilità di introduzione di cellulari nei carceri ordinati dall’interno,con specifica richiesta di modello e pagati attraverso bonifici e postepay.
Queste problematiche le abbiamo riscontrate più volte,anche dopo aver trovato telefono cellulari a detenuti del 41bis.
Ciò va a vanificare il regime di rigore presente nei carceri per determinati detenuti che appartengono alla criminalità organizzata,e nonostante tutto, riescono a mantenere i rapporti con l’esterno ed a gestire gli affari malgrado la detenzione.

Le attività di cui si interessava Michele Cuomo,appunto,erano arrivate nel carcere di Salerno.
Dalle indagini è emerso che il collaboratore, il tramite di queste attività, è un agente penitenziario. Ovviamente,anche nei suoi confronti verranno presi provvedimenti.
Tutto ciò è una saldatura tra la criminalità dell’Agro ed i Mazzarella di Napoli, pervenuti anche in zona, che dimostra che ormai non ci sono più confini, né zone suddivise tra le ‘famiglie’. “
La parola passa al Questore di Salerno
Maurizio Ficarra che sottolinea come la realtà del carcere sia sempre più delicata e vicina al mondo della criminalità esterna, mentre, il Procuratore aggiunto della procura di Salerno Luca Masini dichiara
:”L’indagine nasce dalla fine del 2018 in seguito ad episodi di aggressioni ai danni dei detenuti. Alcuni,dopo un trasferimento, hanno raccontato che si erano rifiutati di custodire sostanze stupefacenti e cellulari per conto ‘terzi’.
Ecco perché della necessità della squadra investigativa mobile per indagare all’esterno e la squadra investigativa penitenziaria per monitore le attività in carcere. A collaborare con noi,anche la dottoressa Acerra di Napoli.
La situazione si è estesa in tutt’Italia ed abbiamo recuperato 50 kg di sostanze stupefacenti. Al momento dei primi sequestri in carcere alcuni detenuti hanno subito violenze per aver perso il ‘carico’.
Inoltre, aggiungo che dall’Ottobre scorso il Legislatore, in seguito a questi episodi in carcere ha introdotto una nuova norma, 391 ter del codice penale, che non solo incrimina la condotta di chi introduce utenze cellulari nei carceri ma anche di chi all’interno ne fa uso.”
