Dal 6 marzo entrerà in vigore il nuovo Dpcm. Si sperava in un’unica zona bianca ma con la terza ondata e la scoperta delle sue varianti, la primavera sarà blindata anche quest’anno.
Il coprifuoco continuerà ad essere presente sempre negli orari tra le 22 e le 5 del mattino. Stessa cosa per quanto riguarda la possibilità di spostarsi tra Regioni.
Il divieto permane, in tutta Italia, a prescindere dal colore delle zone. Chi vive in zona rossa non può far visita a parenti e amici, neppure con i limiti stabiliti nel precedente Dpcm ed è prevista anche la chiusura di negozi di barbieri e parrucchieri. In tutta Italia, tranne che nella fascia bianca, rimane il divieto di aprire palestre e piscine. Nelle zone gialle però, possono essere aperti musei e cinema. Chiuse molte strade della movida delle grandi città, lungomare e parchi , luoghi di facile assembramento. Per quanto riguarda bar e ristoranti, sarà possibile l’ asporto fino alle 18 e per i primi e i ristoratori potranno essere aperti, sempre fino allo stesso orario, evitando cerimonie e banchetti, garantendo postazioni per quattro persone per tavolo.
Le scuole, di ogni ordine e grado, restano chiuse in alcune regioni, sulla base di decisioni prettamente territoriali, come le Marche , l’Umbria e la Campania, dove si teme una forte crescita dell’indice r.t. , decisioni anticipate rispetto alla stessa entrata in vigore del Dpcm, poiché ritenute urgenti. L’Italia continua a vivere praticamente appesa ad un filo, tra l’altro instabile e traballante. Impossibile per i cittadini, riuscire a fare progetti, si deve vivere, così, alla giornata, ancora oggi, dopo un anno di restrizioni e regole . E se un anno fa credevamo fortemente che sarebbe andato tutto bene, ora la speranza e la fiducia iniziano davvero a scarseggiare.
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