Questo appellativo è riferito a uomini sempre in cerca di donne da sedurre o con cui flirtare, ma che spesso vivono costantemente inappagati dalla superficialità dei rapporti che intrattengono.
Il seduttore per antonomasia è un personaggio inventato di nome don Giovanni Tenorio (don Juan Tenorio), apparso per la prima volta durante lo spettacolo dello scrittore spagnolo Tirso de Molina intitolato “L’ingannatore di Siviglia e il convitato di pietra“, nel 1616.

Nell’opera di Tirso de Molina si narrano le gesta del galante corteggiatore Giovanni, promesso sposo di Anna ma invaghitosi della duchessa Isabella, una nobile napoletana che egli seduce fingendosi il suo fidanzato Ottavio. Il re Alfonso XI costringe il giovane seduttore a sposare la nobile che aveva insidiato non più Anna , ma lui è avverso a qualsiasi tipo di costrizione. Don Giovanni, animato da superbia e determinazione, non esita ad uccidere il Commendatore Ulloa, padre di Anna, il quale voleva vendicare l’offesa fatta a sua figlia prossima all’abbandono e continua imperterrito le sue avventure amorose.
Si reca poi sulla tomba del Commendatore Ulloa e si prende gioco di lui invitandolo a cena e insultandolo. Inaspettatamente all’appuntamento si presenta la statua che adorna la tomba ( da cui: il convitato di pietra) che trascina poi don Giovanni all’inferno per fargli scontare tutti i suoi peccati.
In seguito, la figura di questo instancabile seduttore è stata ripresa più volte in opere letterarie, cinematografiche e musicali e, a seconda delle versioni, troviamo diversi epiloghi. Talvolta lo ritroviamo pentito della sua vita dissoluta e inappagato dalle gonnelle che insegue, altre volte continua imperterrito a farsi amare (senza amare) dalle povere sventurate che seduce senza temere le reazioni di mariti e fidanzati con cui spesso si sfida a duello.
La più famosa di tutte “Il dissoluto punito o don Giovanni” di Mozart, ove il servo Leporello, ha addirittura contato le amanti del suo padrone e canta:
“In Italia seicento e quaranta, in Germania duecento e trentuna, cento in Francia, in Turchia novanta, ma in Spagna son già milletre”.
Il don Giovanni italiano per antonomasia, orgoglio nostrano, è un personaggio realmente esistito nel 1700, ovvero Giacomo Girolamo Casanova, scrittore, poeta, filosofo, alchimista e diplomatico vissuto a Venezia e noto per le sue avventure sentimentali, raccontateci nella sua opera “Storia della mia vita”.
