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Pietramelara. Daniel Leone, il ragazzo ruggisce ancora

Daniel Leone, il portiere originario di Pietramelara che ha dovuto dire addio al calcio per motivi di salute, è un giovane coraggioso e determinato: e non smette di ruggire

PIETRAMELARA. Daniel Leone è un ragazzo forte, tanto. Compirà 27 anni a giugno. Cresciuto in una famiglia perbene, circondato dagli amici, fidanzato con la sua bella Martina. Daniel ama il calcio. Sognava di diventare un grande portiere e magari un giorno di poter giocare in Serie A. Un sogno probabilmente infranto dai problemi di salute con cui da anni è alle prese.

Ripercorriamo la sua breve carriera.

Dopo le giovanili con la Reggina, approda a Pontedera in C2, poi la Reggiana in C1 e la Torres sempre in C2. Quindi il ritorno a Reggio Calabria. Le qualità si intravedono, il giovane di Pietramelara perfeziona il ruolo e inizia a volare da un palo all’altro dimostrando reattività e riflessi. Siamo nel 2014.

16 ottobre 2014. Daniel quel giorno era strano, avvertì un forte mal di testa. Quindi la drammatica scoperta, insieme al Dott. Pasquale Favasuli: un tumore frontale destro al cervello. Il mondo che crolla addosso. Due giorni dopo, è il 18 ottobre, l’operazione d’urgenza all’ospedale Riuniti di Reggio Calabria. L’intervento fortunatamente va bene ed è comunicato ufficialmente anche dalla Reggina Calcio. “E’ perfettamente riuscito l’intervento a cui è stato sottoposto il calciatore della Reggina Daniel Leone. Il giocatore, ricoverato agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, ha ricevuto nelle scorse ore l’affetto dei compagni di squadra, dello staff tecnico e della società. Leone è seguito dal medico sociale, dott. Pasquale Favasuli, e da quelli dei “Riuniti”, che ne valuteranno i tempi di convalescenza. Dal presidente Lillo Foti e da tutta la Reggina, un forte abbraccio a Daniel”.

Daniel continua le cure a Milano, sottoponendosi a dei cicli chemioterapici e supera i vari step di recupero. Con lui c’è sempre papà Michele, un uomo forte come lo è il figlio.

Aprile 2015. Daniel torna ad allenarsi a quasi sei mesi dall’intervento in cui gli è stato rimosso un tumore frontale destro al cervello. Il peggio sembra alle spalle. Di quella storia rimane solo un brutto ricordo.

Novembre 2015. La grande occasione in Serie B. Il Latina rende noto tramite un comunicato ufficiale di avere acquistato Daniel Leone. Il portiere ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2016. “L’Us Latina Calcio rende noto di aver raggiunto l’accordo, per l’acquisizione dei diritti alle prestazioni sportive, con il calciatore Daniel Leone. Il portiere classe ’93 è diventato nerazzurro con contratto che scadrà il prossimo 30 giugno 2016”.

Luglio 2016. Altra ripartenza dalla Lega Pro. Il Catanzaro comunica di aver preso Daniel Leone. Il portiere firma un contratto annuale fino al 30 giugno 2017. “La società Catanzaro Calcio 2011 rende noto di essersi assicurata il diritto alle prestazioni sportive dei seguenti calciatori: Daniel Leone, Victor De Lucia, Milan Basrak (per tutti un anno di contratto) e Leonardo Longo (contratto biennale). Leone, portiere classe 1993 cresciuto nelle giovanili della Reggina, ha avuto esperienze anche con Latina, Reggiana, Torres, Pontedera“.

Nel frattempo il male si era ripresentato. Di nuovo. Daniel Leone ha sempre ruggito, e non solo per il cognome che porta sulle spalle e scritto nei documenti. Non si è mai abbattuto. Ha continuato a lottare. E a parare i tiri di quel nemico che spesso incute timore solo a pronunciarlo.

Estate 2018. Daniel è costretto a malincuore a dire addio al calcio. “E’ arrivato il momento di dire addio a ciò che ho sempre desiderato, che ho sempre sognato e che ho sempre amato! La vita è un destino, la vita ha due strade ed io ne ho presa una quella della mia salute quella di stare bene per chi mi vuole bene per chi mi ama e per mia figlia, è un dispiacere lasciare ciò che ami dopo anni e anni di sacrificio ma ho una nuova battaglia da vincere e la vincerò!”. Scrisse così su Facebook in quel caldo 24 luglio.

Daniel nei successivi due anni ha lottato e anche oggi sta continuando a farlo. Questa foto qui in basso è di pochissimi giorni fa: un gesto scaramantico che ci sta tutto. Daniel Leone è e rimane un esempio di coraggio e determinazione da ammirare. Senza alcuna retorica. E adesso vinci ancora, ragazzo. Para anche questo rigore. Andrà tutto bene, campione.

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Di Andrea De Luca

La rassegna

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