Il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti Enzo Iacopino ci ha aiutato a dipanare questa brutta matassa e ha spiegato in poche e semplici parole tutta la questione Leggo.it-vairanonews sul fatto che il noto quotidiano, nei primi 10 in Italia, avrebbe copiato una foto dal nostro sito (che riguardava il “volto tra le fiamme ad Ailano) senza citarne la fonte. Riportiamo qui integralmente la sua dichiarazione, ringraziandolo e chiedendo scusa a tutti voi per il polverone mediatico suscitato:

LEGGO.IT E LE TRAPPOLE DELLA RETE. Ho pubblicato un post, stamane, che riguarda un comportamento attribuito a Leggo.it La testata ha riportato quella notizia, scritta – mi assicurano – da un collega della redazione di Caserta de Il Mattino (giornale che fa parte del gruppo Caltagirone, assieme a Messaggero, Gazzettino, Quotidiano di Lecce e Corriere adriatico). Leggo.it ha ricevuto quell’articolo e lo ha ripreso, nell’ambito di una sinergia editoriale. Non ha fatto (né, francamente, doveva fare) indagini. E questo lo abbiamo ora chiarito (ribadisco che il confronto tra le due notizie pubblicate da www.vairanonews.it e Leggo.it fa emergere chi per primo ha diffuso anche la stessa foto). Quel che sorprende un matusa come me (e non dubito su quanto mi ha assicurato il capo redattore Guglielmo Nappi) è che la testata Leggo.it è COMPLETAMENTE ESTRANEA a quella arrogante risposta. Anzi, è stata anche recentemente vittima di un altro “scherzo” sgradevole, al quale avevano abboccato Le Iene che, citando come fonte Leggo.it, avevano dato la notizia dell’arresto per droga di un noto conduttore televisivo. Solo che si trattava di una pagina fake. La stessa (forse) dell’arrogante risposta “vince la legge del più forte”. E pensare che proprio ieri, nella conferenza stampa con il presidente del Consiglio, facevo presente a Matteo Renzi che il web “non può diventare una giungla senza regole”. Anche Leggo.it ha chiarito la cosa
Anche noi, come Redazione, forse siamo stati un po’ superficiali nel non verificare in maniera approfondita la provenienza della notizia, tuttavia resta il fatto che la foto “originale” sia la nostra come si può vedere, chiaramente, dalla qualità dei pixel.
Tuttavia, tanti lettori, in privato, ci hanno riferito che quella pagina “fake” in realtà sarebbe fatta di proposito per suscitare “polveroni” che diano poi visibilità a quella ufficiale. Naturalmente questa è una cosa impossibile da provare, almeno per il momento, ma sicuramente approfondiremo come è nostra abitudine.
Chiediamo scusa ai lettori, e facciamo un plauso anche alla professionalità di Guglielmo Nappi che mi ha chiamato personalmente e mi ha aiutato a chiarire la situazione poi spiegata in maniera magistrale dal Presidente.
Siamo stati tutti presi in giro, Noi, Leggo, Enzo Iacopino e perfino, in passato la Redazione delle Iene.
Servono regole sul “Giornalismo online” direi anche in tempi brevi.
Un saluto a tutti voi e BUON 2015 da tutta la redazione.
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