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Pregiudizi e ignoranza. Italiani popolo di ignoranti

DiThomas Scalera

Mag 2, 2014

La nostra nazione, in ambito educativo risulta molto arretrata, nonostante che da molti anni a questa parte sono avvenute riforme educative con lo scopo di inserire nuovi metodi pedagogici e tecnologici per migliorare l’apprendimento ed ampliare la cultura degli studenti.

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Ma il problema dell’ignoranza diffusa è ancora persistente. Lo sbaglio risiede nel non analizzare con attenzione una qualsiasi struttura educativa. Se si prova ad essere un osservatore non partecipante o se si prova a somministrare un questionario ad un gruppo di docenti, si noterà che la loro preparazione non è adeguata. Sono pochissimi i docenti che hanno una cultura adeguata in merito alle loro discipline d’insegnamento e sono ancora meno quelli che sanno trasmetterla. Ai tempi dei greci e dei romani era molto diffusa l’acclamazione a braccio durante l’esposizione di un’orazione ; Socrate dialogava con i suoi discepoli. Non si deve necessariamente modernizzare il tutto. Spiegare filosofia, psicologia , pedagogia, letteratura ecc. con delle presentazioni PowerPoint è riduttivo. Bisogna cancellare dalla mente il binomio tecnologia=cultura. Senza ombra di dubbio il web ci ha fornito la possibilità di trovare subito risposte ai nostri quesiti, ma per trasmettere cultura non è sufficiente. Il problema dei giovani d’oggi è che non vengono seguiti. La voglia di insegnare è quasi del tutto svanita. La passione di trasmettere saperi antichi a giovani menti è ormai spenta. La voglia di far rivivere il glorioso passato nei giovani corpi è estinta. La volontà di far conoscere le aberrazioni umane passate che hanno reso l’uomo simile alle bestie più ferine è venuta a mancare da tempo. C’era un uomo, un tale Giambattista Vico, che sosteneva che la storia fosse ciclica e che l’uomo ne fosse il creatore. Ora vi sono dei quesiti da porsi e a cui è necessario dar risposta. La cultura può sicuramente essere diffusa in modo più rapido tramite l’ausilio di nuove tecnologie, ma chi la crea? Un uomo da solo può creare cultura o necessità di basi solide?

Sarebbe stato possibile creare il Colosseo senza delle buone fondamenta? L’uomo è un animale sociale, dotato di senno e capacità creative; questa caratteristica peculiare lo distingue dalle bestie, ma al giorno d’oggi vi è un problema più grave. La comunicazione, fondamentale per l’educazione è stata distorta. Non è più funzionale al suo scopo primario, ossia far dialogare gli uomini, dar loro la possibilità di apprendere e crescere culturalmente, bensì ha lo scopo di influenzare e manipolare le giovani menti. Senza una guida fisica che possa far sviluppare capacità critiche individuali, le nuove tecnologie saranno utili solo a renderci degli automi con schemi mentali analoghi. Un’approfondita lettura di 1984 di Orwell sarebbe consigliata, a tutti.

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Di Thomas Scalera

Il Guru

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