• Gio. Mar 28th, 2024

Presenzano. La Turbogas potrebbe essere già “vecchia”. Del Sesto e Testamento interrogano i ministeri

ROMA – Il 28 maggio le deputate del Movimento 5 Stelle Margherita del Sesto e Rosa Alba Testamento hanno depositato un’interrogazione parlamentare indirizzata al Ministero per l’Ambiente e a quello per lo Sviluppo Economico riguardante l’annoso problema della Turbogas Presenzano che preoccupa un intero territorio.

Lo strano caso di una tecnologia ormai datata, spacciata per la soluzione ad ogni problema, il testo:

Margherita Del Sesto

TESTAMENTO e DEL SESTO. — Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

nelle prossime settimane dovrebbe essere convocata dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare la conferenza di servizi per il riesame complessivo dell’autorizzazione integrata ambientale (Aia) relativa alla costruzione da parte di Edison di una centrale termoelettrica a ciclo combinato di circa 810 megawatt, alimentata a gas naturale che dovrebbe essere realizzata nel territorio del comune di Presenzano (Caserta);

sul medesimo argomento la prima firmataria del presente atto ha già presentato l’atto di sindacato ispettivo n. 4-04631, i cui contenuti e petitum rimangono ancora attualissimi e in attesa di risposta;

risulta agli interroganti che per la centrale di cui sopra la capacità assegnata a Edison per il 2023 (in base al sistema del capacity market) sia di soli 490 megawatt rispetto agli 810 megawatt complessivi. Questo lascia ipotizzare che dal 1° gennaio 2023 la centrale entri in servizio nella configurazione «ciclo a gas semplice» e che il ciclo combinato gas-vapore oggetto della autorizzazione venga realizzato solo in un secondo momento. La configurazione a ciclo semplice, comporterebbe la mancata installazione del sistema catalitico e, conseguentemente, emissioni di NOx notevolmente più alte di quelle autorizzate. Comporterebbe altresì, il funzionamento della centrale ad un rendimento molto più basso di quello oggetto della autorizzazione (consumi di combustibile ed emissione di CO2 riferite al KWH del 50 per cento superiori);

da un’attenta disamina della documentazione relativa all’impianto di Presenzano presente sul sito del Ministero dello sviluppo economico si evince come l’emissione annuale di CO2 autorizzata (2.096.753 ton/anno) sia più di 3 volte superiore al valore medio rilevato per le centrali dello stesso tipo installate in Italia (Terna, cicli combinati denominati CC: 46,4 TWH prodotti nel 2018 contro 21,8 GW installati; ISPRA 2016: 389,2 gr-C02/KWH);

l’emissione di NOx+NH3 autorizzata è più che doppia rispetto a quella offerta da altri produttori di catalizzatori presenti sul mercato (Siemens, 2ppmv NOx+3NH3, GE, 7,5 ppmv senza catalizzatore), nonché 1,65 volte superiore a quella riportata nelle specifiche del più importante produttore nazionale di energia elettrica. Si è quindi in presenza, dati alla mano, di un impianto che avrà emissioni molto più alte di quanto consentito dalla moderna tecnologia e che, nonostante ciò beneficerà paradossalmente di un contributo economico rientrante in un sistema, quello del capacity market, concepito per condurre il Paese verso l’elettricità verde e ridurre le emissioni a zero –:

se il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare non ritenga opportuno adottare iniziative per prevedere fin da inizio attività della centrale, e non dal terzo anno di esercizio, limiti emissivi espressi in valori medi orari;

se il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, per quanto di competenza, non ritenga doveroso verificare in quale configurazione la centrale verrà messa in esercizio e, nel caso di configurazione a ciclo semplice, non ritenga che la costruzione della stessa debba essere sottoposta a nuova autorizzazione;

se, alla luce della quantità di emissioni autorizzata per l’impianto in questione, molto più alta rispetto ai valori medi previsti per centrali di uguale potenza, il Ministro dello sviluppo economico non ritenga urgente e doveroso verificare la compatibilità del progetto di Edison con il sistema di incentivi del capacity market, pensato per guidare il Paese verso emissioni zero ed elettricità totalmente verde.

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Di Redazione V-news.it

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