Un Suicidio inaspettato dietro la facciata di serenità quella di Don Matteo Balzano
La morte di Don Matteo Balzano, giovane sacerdote di 35 anni, ha scosso la comunità di Cannobio, lasciando un vuoto incolmabile tra i suoi parrocchiani, colleghi e amici. Conosciuto per la sua dedizione e la sua gentilezza, Don Matteo era una figura amata e rispettata da tutti. Nessuno avrebbe mai pensato che dietro il sorriso che sfoggiava ogni giorno, si nascondesse un dolore silenzioso che lo ha tragicamente portato a togliersi la vita.
Un Malessere Nascosto
Come spesso accade in casi di suicidio, il malessere interiore di Don Matteo è stato invisibile a molti. Le sue non erano mai emerse con forza. “Era sempre pronto ad aiutare gli altri, sempre disponibile a chi aveva bisogno,” raccontano di lui. Un sacerdote che, purtroppo, non riusciva a chiedere aiuto per sé stesso.
La comunità lo ricordava come un uomo generoso, sereno, cha ha saputo trascinare i giovani nella Fede. Tutte le persone a lui vicine non hanno notato mai un senso di disagio o segnale di pericolo, nulla che facesse pensare a un drammatico epilogo. È la dimostrazione di come, spesso, il malessere psicologico possa essere difficile da individuare, specialmente in persone che tendono a nascondere il proprio dolore.
L’Invisibilità del Dolore
Il suicidio è un atto che sconcerta non solo per la sua tragedia, ma anche per la difficoltà di riconoscere i segnali di allarme. Come evidenziato da esperti, molte persone che giungono a compiere tale gesto sono in grado di “indossare una maschera” per proteggere gli altri dal proprio malessere. Le risate, i gesti di gentilezza, le parole di conforto che Don Matteo esprimeva quotidianamente non facevano altro che celare il suo tormento interiore. I segnali non sono stati percepiti.
In una società che tende a stigmatizzare le difficoltà emotive e psicologiche, è fondamentale sensibilizzare e comprendere l’importanza di ascoltare e osservare con attenzione i segnali di chi ci sta vicino. La morte di Don Matteo Balzano è una tragedia che ci lascia con il cuore spezzato, ma anche con una lezione: l’isolamento emotivo può colpire anche le persone che sembrano più forti e più sicure.
I funerali
La salma di Don Matteo Balzano è stata composta nella chiesa di Santa Marta, dove è stata allestita la camera ardente, già meta di numerosi fedeli e cittadini commossi. Nella giornata di domani, lunedì, è prevista una veglia di preghiera presso la collegiata di San Vittore a Cannobio, momento di raccoglimento per tutta la comunità che continua a interrogarsi su una perdita tanto improvvisa quanto dolorosa.
I funerali si svolgeranno martedì e saranno presieduti dal vescovo di Novara, Franco Giulio Brambilla, lo stesso che anni fa aveva conferito l’ordinazione sacerdotale a Don Matteo. Un legame profondo, che aggiunge ulteriore intensità emotiva alla cerimonia funebre.
Al termine del rito, il feretro sarà traslato nel cimitero di Grignasco, paese natale del sacerdote e luogo di residenza dei suoi genitori, comprensibilmente sconvolti dalla tragedia. In queste ore di lutto chi gli era vicino cerca risposte su un gesto che ha lasciato sgomenta un’intera comunità.
